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Grillo: "Il 31 dicembre contro-discorso in contemporanea con quello di Napolitano"

Silvio Berlusconi, Giorgio Napolitano e Beppe Grillo

Roberto Procaccini
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E adesso anche Beppe Grillo lancia il boicottaggio del discorso di Giorgio Napolitano. Il leader del Movimento 5 stelle annuncia su Facebook che il 31 dicembre, in contemporanea col tradizionale discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, terrà un contro-discorso per i simpatizzanti pentastellati. L'annuncio viene a 24 ore dall'invito di Forza Italia a disertare l'appuntamento catodico con re Giorgio e appendere alle bandiere, in risposta, drappi tricolori. Ci si domanda, a questo punto, chi rimarrà a seguire il saluto di Napolitano al Paese, trasmesso a reti unificate. Conto in sospeso - Che Grillo abbia l'inquilino del Quirinale nel mirino non è una novità. E' da tempo (e in maniera inequivocabile dal V-day di Genova dello scorso primo dicembre) che grida ai quattro venti che il principale obiettivo per il 2014 del M5s sarà proprio l'impeachment di Napolitano. Il controdiscorso della notte di San Silvestro non è che un antipasto, dunque. Già il giorno di Natale Beppe ha santificato le feste pubblicando sul proprio blog un intervento contro re Giorgio: Merry Christmas, mr. President, il titolo. Per il garante delle larghe intese si preannuncia un anno nuovo ricco di insidie (e un discorso di capodanno con pochi, pochissimi telespettatori). E la Lega ci sta - Al boicottaggio televisivo lanciato da Forza Italia si unisce anche la Lega Nord: a favore dell'iniziativa, infatti, ha parlato Matteo Salvini, segretario del Carroccio. L'idea di non guardare il discorso di Napolitano lo ha convinto: "Non ascolto da 10 anni quanto viene detto a fine anno dal Colle - premette -. Ho già in programma di vedere in tivù Peppa Pig con mia figlia di un anno". Poi il segretario lancia anche una stoccata a Forza Italia, accusata di arrivata "tardi, ma meglio tardi che mai".

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