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Pd: Lauricella, io candidato contro equilibrio immobile partito

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Palermo, 1 feb. - (Adnkronos) - "Mi candido contro l'equilibrio immobile del Pd, dove un apparato fatto da dirigenti vecchi e nuovi ha organizzato un blocco e si è spartito tutto". Lo ha detto, durante una conferenza stampa convocata a Palermo, Giuseppe Lauricella, candidato outsider alle primarie per la segreteria regionale del Pd in Sicilia. "Il cambiamento - ha aggiunto - non può essere quello proposto da quei dirigenti che hanno tutto l'interesse a mantenere inalterato l'assetto di potere e che non tollerano le interferenze, fino al punto di vietarmi di far tesserare le persone a me vicine o di spostare improvvisamente da un giorno all'altro i circoli per il tesseramento come è avvenuto a Messina. Ecco la mia è una candidatura per scardinare questa logica". "Hanno deciso tutto a tavolino - ha proseguito il cuperliano Lauricella, docente di diritto all'università di Palermo -, svendendo la segreteria del partito, che invece ha una funzione di primaria importanza, perché è il luogo di indirizzo politico per costruire un progetto". E l'identikit della 'sua' segreteria lo fornisce Lauricella stesso. "Vorrò accanto a me gente che produca idee per lo sviluppo, gente libera da condizionamenti". Nella squadra del candidato outsider, dunque, non ci sarà spazio "per figure già viste in passato", anche se, puntualizza, "non sono un rottamatore, al contrario sono attento all'esperienza e alla saggezza di chi ne sa più di me". Ma "la mia non sarà una segreteria da manuale Cencelli, con i posti divisi tra le correnti". E a Lupo, il segretario democratico uscente, candidato anche lui nella corsa per le primarie, che oggi ha duramente contestato l'accordo tra cuperliani e renziani che sponsorizza Fausto Raciti, replica laconico: "Io sono più credibile di lui. Mi sono candidato da solo e non perché prima abbia tentato un accordo e sia stato emarginato. La mia è una candidatura di alternativa ad un equilibrio immobile perfettamente incarnato dall'intesa che ha portato alla scelta di Raciti". E proprio al candidato favorito dedica l'ultima stoccata. "Con lui non cambierà nulla - ha concluso -. Non è stato Cuperlo a candidarlo, ma i cuperliani di Sicilia".

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