Renzi delude la base del Pd:"Mi devi 2 euro imbroglione!"
I militanti democratici si sentono traditi dal segretario che vuole andare a Palazzo Chigi senza passare per il voto
"Mi devi 2 euro imbroglione!". E ancora: "Un giorno ne dice una e il giorno dopo un'altra! Mi ricorda qualcuno...". Questi sono solo due dei mille commenti che compaiono sulla pagina Facebook del Pd scritti da militanti che non sono affatto d'accordo con l'atteggiamento di Matteo Renzi che vorrebbe andare a Palazzo Chigi senza passare per il voto. Tanti gli insulti, tanti gli attacchi e gli sberleffi in confronto a quelli che, si contano sulle dita di una mano, sono d'accordo con il neo segretario che a un certo punto è stato costretto a promettere: "Dirò quello che penso in Direzione, a viso aperto". Nel frattempo, in attesa di essere convinta dal segretario, la base del Pd si ribella. Anche in quelle sezioni dove tutti si dicono renziani. Jacopo Iacoboni ieri è andato al circolo Pd di via Beaulard di Torino, dove due anni e mezzo fa, prima delle primarie perse con Bersani era stato fondato il primo comitato di base di renziani nato in Italia. Ebbene i maldipancia sono tanti e la preoccupazione maggiore, riporta La Stampa, è proprio che la decisione di Renzi non venga capita dagli elettori e dai militanti. "I sentimenti dominanti sono perplessità e incredulità", dice alla Stampa Enrico Sola, mentre un vecchio elettore di Bersani fa notare: "Aveva detto di essere diverso..." Stessi sentimenti di incredulità e fastidio anche a Bologna, nel mondo di Occupy Pd dove Elly Schlein fa questo ragionamento: "Al di là delle capacità personali il problema di andare a Palazzo Chigi con la stessa fragile maggioranza politica di Letta mette Renzi nelle condizioni di avere tutto sommato le mani legate". Più diretti i toscani: "Senza passare per il via, ci incazziamo", scrive Simone Timonelli. Altri si rivolgono direttamente al padre di Matteo, Tiziano Renzi per chiedergli: "Ma che è successo, perchè?". Il segretario Pd del Piemonte, Daniele Viotti, spiega a Iacoboni: "E' una situazione kafkiana. Mi colpisce non tanto il non passare dal voto, ma l'assenza di discussione e partecipazione a quasta scelta. Io stasera vado a un dibattito, cosa spiego ai nostri elettori? Non lo so". Anche i sondaggi danno torto al segretario Pd: quello di Agorà dice che l'86% degli elettori non vuole la staffetta; mentre Ipr rileva che il 48% degli elettori vorrebbe il voto subito, appena approvata la nuova legge elettorale, il 36% vuole un letta bisa e solo un 16% il governo Renzi.