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Davide Galantino, "Mi fa ribrezzo vedere i Cinque Stelle e Luigi Di Maio a braccetto con la sinistra"

di Cristina Agostini domenica 13 ottobre 2019

2' di lettura

Onorevole Davide Galantino, oltre a essere un ex M5S lei è un ex parà. Come è stato accolto in FdI? «Quando, qualche giorno fa, è stato annunciato il mio passaggio a Fratelli d' Italia mi sono trovato circondato da una testuggine: era il mio nuovo gruppo che mi proteggeva dagli attacchi fisici dei 5 Stelle». Come è maturata questa scelta? «Ho iniziato a soffrire fin dal primo momento in Parlamento perché il programma del M5S non veniva rispettato. Ho trovato una nuova famiglia con cui portare avanti i miei obiettivi». Quali? «Tutelare le forze armate e le donne e gli uomini che proteggono i cittadini. In Italia c' è una questione che non è mai stata affrontata: quella della spesa militare. Impieghiamo molti soldi ma non valorizziamo a sufficienza le forze dell' ordine». Leggi anche: "Un'ipotesi che non esiste". Fico, il vero capo dei 5 Stelle: colpo mortale a Di Maio e Pd Lei ha detto: sono entrato in Parlamento col M5S per combattere il Pd. Ora sono alleati... «Me ne frego con chi sono entrato. C' erano dei programmi. Se dici "sbarchi zero" non puoi poi andare al governo con chi dice "riapriamo i porti". Vedere ciò mi fa ribrezzo». Dal M5s le danno del traditore. «Non ho tradito nessuno. Ho rispettato il programma, forse non il capo politico. A tradire sono stati loro. Ditemi una misura portata a termine...». Il reddito di cittadinanza? «È stato fatto a debito. Doveva essere fatto tagliando sprechi.». È stato molto duro con il "sistema Casaleggio". «Il più grande bluff della storia politica. Un partito creato su un server. Ha fatto credere di poter realizzare tutto, di poter fare politica con onestà e trasparenza quando lì dentro non c' è nulla di tutto questo». Oggi parte a Napoli "Italia5Stelle". Che cosa festeggiano? «Ma chi festeggia? A stento quelli che sono stati riconfermati ministri da Di Maio. Il M5s non esiste più: è una scatola vuota. Chi lavorava davvero erano gli attivisti e sono stati tutti epurati. Non c' è nulla da festeggiare». Perché proprio FdI? «È l' unico partito che non è caduto nella tentazione degli slogan. Presidente della Repubblica eletto dai cittadini, certezza della pena, fisco equo: sono cose che si possono fare». di Antonio Rapisarda

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