E' all'angolo da giorni e giorni, ormai, Luigi Di Maio. Darebbe qualsiasi cosa per uscirne. E così, come rivela su Il Tempo Franco Bechis, un paio di giorni fa lui o il suo staff si sono gettati sui social per dare la lieta novella: "Diffondete al massimo! E' importante informare il maggior numero di persone possibile di questo grande risultato: 85 milioni di euro di privilegi della casta tagliati per i terremotati!". Bellissimo, ma detto così un falso. Nel senso che gli 85 milioni, per fortuna dei terremotati sono veri. Ma Di Maio non dice il vero quando se ne intesta il merito. "Gli 85 milioni vengono da risparmi della scorsa legislatura ed esattamente dal bilancio della Camera del 2017, quando a presiedere l' assemblea era Laura Boldrini e per fare passare le decisioni era necessaria la maggioranza dell' epoca, che era in mano a Matteo Renzi e ad Angelino Alfano" scrive Bechis. "Ad avere l' idea di destinare ai terremotati quei risparmi ottenuti dalla gestione ordinaria (non dai tagli alla casta, che nel 2017 non hanno avuto particolari novità in agenda) fu per altro un deputato di Forza Italia, allora vicepresidente dell' assemblea, Simone Baldelli. Che allora come quest' anno al momento della approvazione del suo ordine del giorno ha ottenuto il consenso unanime di tutti i partiti. E si capisce: chi mai avrebbe votato contro l' idea di destinare quei risparmi alle popolazioni terremotate? Quindi certo che anche il M5s ha dato il suo voto favorevole come tutti gli altri. Ma la gestione che ha consentito la bella e lodevole operazione è stata senza dubbio della della Boldrini, e - non l' avrei mai pensato- mi tocca stare dalla sua parte". Leggi anche: Luigi Di Maio, Franco Bechis: ecco su cosa si gioca tutto e perchè può affondare