Franceschini: le preferenze sono un errore

di Lucia Espositodomenica 26 gennaio 2014
Franceschini: le preferenze sono un errore
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Il nodo della legge elettorale, in particolare quello delle preferenze spacca il Pd e fa tremare il governo. Proprio ieri giovedì 23 gennaio il premier Enrico Letta, intervistato da Lilli Gruber aveva detto che nella legge elettorale dovrebbero essere introdotte le preferenze (oltre alla necessità di mettere mano alla questione del conflitto di interessi") ma immediata è arrivata la reazione di Dario Franceschini. Il ministro ai Rapporti con il Parlamento ha definito "un errore le preferenze". Dice: "Vedo che le preferenze sono diventate improvvisamente popolarissime ma io, che ho iniziato a prenderle, e molte, a vent'anni, sento il dovere morale di dire che oggi sarebbe un errore enorme reintrodurle. Non soltanto perchè farebbero quasi certamente saltare l'intesa raggiunta ma molto di più per i danni al sistema politico e alla sua trasparenza", ha assicurato  Tutti i limiti - E ancora: "Le preferenze, come tutti sanno, farebbero aumentare a dismisura i costi delle campagne elettorali dei singoli candidati, con tutti i rischi connessi, non sempre porterebbero in Parlamento i migliori e comunque lo priverebbero della presenza di competenze e professionalità indispensabili", ha sottolineato Franceschini.   "Io da capogruppo ho conosciuto deputati indispensabili per competenze e lavoro che non riuscirebbero mai a essere eletti. Non è un caso se in nessun paese di Europa sono utilizzate le preferenze per il parlamento nazionale, ma soltanto o collegi uninominali, da sempre la proposta del Pd, o liste corte, perchè dappertutto cercano intelligentemente di avere gruppi parlamentari che siano un mix di radicamento territoriale e competenze", ha concluso.

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