Elezioni europee col brivido per Forza Italia: il partito di Silvio Berlusconi, secondo le proiezioni di Emg per TgLa7 (al 20%), sarebbe al 15 per cento. Risultato decisamente sotto le attese, perché alla vigilia del voto la speranza dei vertici di San Lorenzo in Lucina era quella di limitare i danni e arrivare al 20 per cento. Obiettivo difficile, con un Cavaliere bloccato da una campagna elettorale a singhiozzo e con una linea, europea e interna, ben poco chiara: pro o contro questa Europa? Pro o contro questo euro? Pro o contro questo governo? Berlusconi contava di rimanere decisivo per il premier, magari puntando sulle eventuali larghe intese. Niente da fare: con un Pd e un Renzi che volano verso il 40% e un Movimento 5 Stelle comunque secondo partito, lo spazio di manovra per gli azzurri è limitato. Il rischio concreto è quello che tra qualche giorno, in Parlamento, inizi una slavina di parlamentari verso i gruppi misti. Secondo punto: con Berlusconi ancora "ai box", a Forza Italia mancherà un leader e questo è un dettaglio non da poco, visto che da domani potrebbe tirare aria di elezioni anticipate. Con il Pd al 40%, Renzi sarà tentatissimo di rischiare tutto puntando al voto in autunno o al massimo ad inizio 2015 per stravincere le politiche e fare il pieno in Parlamento, azzerando o quasi l'opposizione, divisa tra due forze non comunicanti come Forza Italia, appunto, e Movimento 5 Stelle. E in quel caso, il Cav e i suoi non ci avrebbero nemmeno la forza per dire una parola sulle riforme.