Franco Bechis utilizza l'esempio del film Highlander per parlare dello scontro finale tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi. Secondo il direttore de Il Tempo, il più grave errore del premier e del Movimento 5 Stelle è stato quello di pensare che l'ex rottamatore non contasse più nulla, facendo così finta che non esistesse all'interno della raffazzonata maggioranza giallorossa. Di conseguenza Renzi si è incattivito e ha presentato il conto alla prima occasione utile, offertagli dalla riforma della prescrizione. Conte ha risposto facendo filtrare l'idea che il leader di Italia Viva fosse sostituibile in qualsiasi momento con i fantomatici "responsabili" o "democratici" che in realtà non esistono, soprattutto in Senato. Per Bechis l'unica certezza di questo scontro in atto è che non prevede il rischio delle urne: "Perché prima per il referendum, poi perché manca la definizione dei collegi, poi perché bisogna pensare alla manovra di bilancio, alle nuove clausole di salvaguardia Iva, il presidente Sergio Mattarella non scioglierà le Camere nel 2020". Nel frattempo, sempre secondo il direttore de Il Tempo, lo scontro rischia di risolversi a favore di Renzi perché "un premier su cui già all'inizio il Pd storceva il naso è più facile da sostituire". Leggi anche: La bomba di Renzi a Porta a Porta? Il nome del nuovo premier