Antimafia, Bindi eletta presidentePdl: "Lasciamo la commissione"

domenica 27 ottobre 2013
Antimafia, Bindi eletta presidentePdl: "Lasciamo la commissione"
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Roma, 22 ott. - (Adnkronos/Ign) - Rosy Bindi (Pd) è stata eletta presidente della commissione parlamentare Antimafia. A suo favore 25 voti mentre 8 sono andati a Luigi Gaetti (M5S). Due sono state le schede bianche e una nulla. Alla prima votazione l’ex presidente del Partito democratico non ce l'ha fatt, fermandosi a 23 voti contro i 26 necessari. Bindi è andata quindi al ballottaggio con Gaetti che ha preso 6 voti. La commissione parlamentare Antimafia, dopo l'elezione di Rosy Bindi a presidente, ha proceduto all'elezione dell'ufficio di presidenza. Claudio Fava (Sel) e Luigi Gaetti (M5S) sono stati eletti vicepresidenti rispettivamente con 21 e 7 voti. Eletti anche i segretari: Angelo Attaguile (Lega) e Marco Di Lello (Psi). Il Pdl, che non ha partecipato al voto, annuncia una dura reazione minacciando di voler disertare le riunioni della commissione per l'intera legislatura. "Inaccettabile strappo del Pd pur di dare una poltrona a Rosy Bindi" scrive su Twitter Maurizio Gasparri. "Ricordiamo che negli ultimi mesi l'elezione degli organi della Commissione Antimafia ha subito numerosi rinvii proprio a causa delle divisioni interne allo stesso Pd" affermano i capigruppo Pdl alla Camera e al Senato, Renato Brunetta e Renato Schifani annunciando l'intenzione di non parteciperà ai lavori della Commissione per l'intera legislatura, denunciando "con questo atto l'irresponsabilità del Pd ed affermando la necessità di avere alla presidenza di una Commissione così importante - concludono Schifani e Brunetta- una personalità condivisa dall'insieme delle forze politiche". La neo presidente della commissione Antimafia lancia però un appello al Pdl. "Spero che tutti gli eletti si adoperino per ricomporre questa frattura e che chi non era presente riconosca che c'è stato un voto. Se tutti facessimo un piccolo passo ci ricorderemmo che siamo qui per lottare contro la mafia e non per farci la guerra tra di noi" afferma Bindi all'uscita da San Macuto dopo la sua elezione. "Il mio primo impegno sarà di superare questa fase di difficoltà: uniamoci tutti alla lotta alla mafia e nella solidarietà a chi opera in questa lotta e nella vicinanza a chi ha pagato con la vita il suo impegno o ha per questo impegno subito una mancanza di libertà". Bindi conclude esprimendo la convinzione che questo risultato sia il frutto "della mia esperienza in questi anni e di una attività politica trasparente e integerrima". Ma Fabrizio Cicchitto, deputato Pdl e presidente della commissione Esteri di Montecitorio, ribadisce: "Il comportamento del gruppo del Pd è del tutto inaccettabile perchè ha eletto da solo il presidente della commissione Antimafia. Il gruppo Pdl giustamente non prenderà più parte ai lavori della commissione togliendole così un'effettiva rappresentanza generale". "Chi è stato eletto presidente - continua Cicchitto - in questo modo inusitato dovrebbe rimettere il suo mandato perché si troverà a dirigere una commissione così delicata priva di rappresentanza generale. In effetti con questa forzatura è stata affossata l'Antimafia in questa legislatura a meno che - conclude - non ci sia una revisione totale rispetto alla linea che ha portato a questo risultato". Duro anche Brunetta, secondo cui "se avesse un minimo di senso delle istituzioni Rosy Bindi si dovrebbe dimettere immediatamente dalla presidenza della Commissione parlamentare Antimafia: un ruolo così delicato non può essere appannaggio di una sola parte politica. Ci aspettiamo dal Pd e da Rosy Bindi un passo indietro, un segno di distensione e di responsabilità".