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Berlusconi, vertice con Letta: vuole garanzie su Iva e Imu

Dopo la sentenza Ruby il Cav non vuole mollare il governo. In cambio, chiede la realizzazione della sua politica fiscale. Napolitano: "Serve continuità"
di Giulio Bucchi domenica 30 giugno 2013

Silvio Berlusconi ed Enrico Letta

2' di lettura

Un "plotone d'esecuzione". Così Silvio Berlusconi ha commentato con i suoi la sentenza del processo Ruby, che lo ha visto condannato a 7 anni di carcere e all'interdizione dai pubblici uffici con le accuse di concussione per costrizione e prostituzione minorile. Naturalmente, al di là delle conseguenze morali e d'immagine (la condanna diventerebbe definitiva solo tra almeno un paio d'anni), il pensiero di molti all'interno di Pd e Pdl è corso al futuro del governo Letta, sostenuto dalla fragilissima maggioranza allargata. Ai suoi, il Cav avrebbe riferito la volontà di non mollare l'esecutivo, vuoi perché c'è ancora da portare a casa un'apertura sui temi fiscali (Imu e Iva, innanzitutto), vuoi perché facendo cadere il governo si aprirebbe l'ancora più inquietante ipotesi di una intesa tra Pd e M5S. I nodi Imu-Iva - "Se non fa quanto concordato ci saranno delle conseguenze", avrebbe minacciato Berlusconi riferendosi a Enrico Letta. E questa sera, martedì 25 giugno, ci dovrebbe essere l'incontro decisivo tra ex e attuale premier. "Sul governo deciderà il Pdl", sembrava togliersi d'impaccio ieri un amareggiato Cavaliere. Più probabile, però, che sia lui stesso a dettare alcune condizioni al presidente del consiglio. La prima, è quella dell'aumento dell'Iva. Il capogruppo azzurro alla Camera Renato Brunetta insiste per lo stop all'innalzamento al 22%, per ora governo e Pd si accontentano di rinviarlo di tre mesi. E così, probabilmente, sarà: "Domani in Consiglio dei ministri al 99,9% ci sarà il rinvio dell’Iva, di tre mesi, fino a settembre - ha spiegato a Repubblica.it il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio -. Nel frattempo si lavora per ristrutturare tutto il sistema delle aliquote". Si accontenterà, Berlusconi? Forse sì, magari incassando qualche rassicurazione in più sul fronte Imu. Domenica scorsa Letta aveva dato la sua parola di metterene a punto la riforma entro il 31 agosto. Già, ma quale riforma? Visto che quella della giustizia sarà impossibile da realizzare insieme, almeno su questo punto il leader del Pdl vuole garanzie sull'ipotesi di abolizione totale, dopo l'estate. L'altolà di Napolitano - Le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano cadono a fagiuolo: "Non passano due mesi dalla formazione di un governo che l'argomento delle discussioni diventa la prossima, incombente, imminente, o fatale crisi di governo". Invece, sottolinea il Quirinale, "abbiamo bisogno di continuità nelle istituzioni". Ed il messaggio lo si può leggere sia da destra sia da sinistra: niente tentazioni di ribaltare il tavolo. Per ora, forse, Pd e Pdl lo ascolteranno.

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