Roma, 23 gen. - (Adnkronos) - "Un problema specifico", su cui "occorrerebbe un ulteriore intervento", e' quello del servizio di scorta del presidente del Consiglio, "che e' attualmente affidato all'Aisi", ma che "dovrebbe essere demandato, in un'ottica di razionalizzazione delle competenze dei servizi, alle forze dell'ordine". E' uno dei passaggi, apprende l'Adnkronos, della bozza della Relazione annuale del Copasir, approvata all'unanimita' nella seduta di oggi a Palazzo San Macuto, che sara' trasmessa nei prossimi giorni ai presidenti di Camera e Senato. "In seguito agli approfondimenti svolti nel corso delle audizioni e attraverso la documentazione acquisita -si legge nel documento- il Comitato e' pervenuto alla determinazione di proporre formalmente in questa relazione che il comparto intelligence non debba piu' svolgere il servizio di scorta del presidente del Consiglio e di altre personalita' cosi' come individuate dai relativi decreti vigenti in materia". Il Copasir "ritiene in definitiva che si debba tornare alla disciplina precedente al 2002, attribuendo il compito di protezione del presidente del Consiglio alle forze dell'ordine, sulla base di quanto stabilito dal ministro dell'Interno e dagli altri organi competenti". "Non si vuole escludere -si legge ancora nel documento- che le Agenzie possano acquisire elementi informativi anche con riferimento alla protezione di alcune personalita' le cui funzioni siano connesse alla sicurezza nazionale, ma cio' non deve comportare -a giudizio del Comitato- lo svolgimento di compiti 'ordinari' di scorta". (segue)