M5S, Grillo perde 6000 fan su facebook,lo rivela uno studio Blogmeter

Lo certifica uno studio di Blogmeter. Beppe rinnega lo streaming: "Solo noi potevamo far sembrare Letta uno statista"
di Ignazio Stagnodomenica 23 giugno 2013
Grillo sul palco a Parma

Grillo sul palco a Parma

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di Ignazio Stagno The end. Il film del Movimento Cinque Stelle entra nella parte finale. Dopo il crollo nei sondaggi (Swg dà il M5S al 14 per cento), i dissidi interni e la grande fuga degli elttori alle ultime amministrative, arriva anche il grande esodo sul web. Il Mar Rosso che aveva unito Beppe alla gloria politica sta per chiudersi e tra le acque tempestose affoga la truppa a Cinque Stelle. La rete non sposa più il carisma del leader. Circa 6.000 persone nelle ultime settimane hanno abbandonato la fan page di Grillo su Facebook. Un dato allarmante. La rete è il bacino dove è nato il grillismo e se questa stessa volta le spalle al capo, allora è davvero l'inizio della fine. La grande fuga dei fan è certificata da uno studio di Blogmeter, società che monitora i social media e le discussioni online, che ha misurato gli umori del popolo di Facebook arrivando a questa conclusione: dall’insediamento del governo Letta ad oggi i social network e le discussioni in rete registrano un calo del 40% dell’interesse degli utenti verso i temi politici. Fine del web - Grillo e il Movimento 5 Stelle scontano più di altri questa tendenza con punte di oltre 6mila fan che vanno via da Facebook. Si legge nello studio: "Sul fronte Facebook emerge un fenomeno inusuale – sottolinea Blogmeter -: una serie di persone hanno deciso addirittura di cancellare l’iscrizione alle pagine di Grillo e del M5S. La prima perde ben 6.013 fan (in media 135 fan al giorno), la seconda 2.394, probabilmente a causa dell’alto livello di aspettative pre-elezioni”. Già in occasione del voto online sull'espulsione di Adele Gambaro i Grillo-fan avevano mostrato delusione verso la linea del leader disertando le urne del web. Su 52.000 iscritti hanno partecipato al voto sulla Gambaro solo in 19.000. Ora arriva anche la batosta di Facebook. I grillini online sono lo zoccolo duro dell'elettorato M5S. La piazza, quella vera, non ha mai seguito Beppe. Ha girato tra tsunami tour e tutti a casa tour l'Italia intera, raccogliendo alle amministrative una batosta senza precedenti: 2 sindaci in due piccoli paesi e zero ballottaggi. Lombardi e Crimi incapaci - Beppe però non molla e torna in piazza a Ragusa, dove si vota per il ballottaggio per la poltrona di sindaco del capoluogo ibleo. Da lì Beppe, microfono in mano, torna a fare il punto di questi ultimi tre mesi e tira bordate al veleno ai suoi, ormai ex, pupilli: Vito Crimi e Roberta Lombardi. Non li nomina direttamente ma critica aspramente la diretta streaming per le consultazioni con il premier Enrico Letta. Grillo analizza quella diretta, andata in onda lo scorso aprile e afferma: "Soltanto noi potevamo fare passare Letta come uno statista, è stato fantastico". La frecciata è ovviamente per i due ex capigruppo che secondo Beppe non sono stati all'altezza della situazione. Dunque Grillo non sconfessa la diretta streaming, il mezzo, ma il messaggio. Crimi e Lombardi sono colpevoli di aver prestato il fianco a Letta. Eppure quei capigruppo li aveva scelti lui. Ora è tempo di autocritica. Ho sbagliato le liste -  Lo fa anche su queste amministrative siciliane e ammette: "Ho sbagliato. Alle amministrative abbiamo fatto degli errori, ma abbiano capito dove abbiamo sbagliato e non lo faremo più. L’errore – spiega Grillo- è stato di fare 200 liste, 50 delle quali in Sicilia, e non dedicarci ai capoluoghi, come Messina e Catania, con liste raffazzonate, fatte anche di brave persone, che erano già distrutte al loro interno perché erano entrate persone non compatibili con il Movimento. Abbiamo fatto un errore – riconosce – non lo rifaremo più". Strane alleanze - Ma l'ultimo errore lo farà proprio a Ragusa e quetso week end. Il candidato M5S Federico Piccitto parte dal 15,64% e va al ballottaggio con Giovanni Cosentini (Pd), che al primo turno è risultato il più votato con il 29,34%. Cosentini avrà l'appoggio del Pdl, ma la sorpresa arriva dallgrillino. Il partito di Beppe Grillo ha ribadito che non fa apparentamenti o né accordi con gli altri partiti. Ma c’è un ma. Il M5S  può contare su un’intesa con le lista civiche Movimento Città e Partecipiamo: queste potranno contare sul supporto di Sel e su quello della Destra di Storace. Il M5S adesso è un partito politico non più un movimento. A rischio ci sono i "like" dei fan facebook di Ragusa.