(Adnkronos) - Dove Scajola e il Pdl hanno subito la sconfitta piu' bruciante e' proprio nell'epicentro ligure del loro potere, a Imperia. Qui, al ballottaggio per le amministrative, in giugno, il candidato del centrodestra, Erminio Annoni, ha ricevuto soltanto il 23,9% dei voti contro il 76,1% del candidato del centrosinistra, Carlo Capacci. A determinare le proporzioni della sconfitta del centrodestra ha senza dubbio contribuito anche l'ex sindaco Pdl di Imperia, Paolo Strescino, passato dalla parte di Carlo Capacci. Ma nel capoluogo dell'estremo ponente, come del resto della Liguria, l'instabilita' e le divisioni tra gli azzurri sono nate essenzialmente dal declino di Claudio Scajola. Dopo la vicenda della casa al Colosseo e le dimissioni, l'ex ministro dello Sviluppo economico ha ricevuto dai suoi nell'immediato tantissime dichiarazioni di solidarieta' ma ha visto gradualmente sgretolarsi l'ordine che era riuscito a imporre nella regione. Come la Jugoslavia dopo la morte di Tito, il Pdl in Liguria si e' frantumato in tanti pezzi, l'uno ostile all'altro. Il coordinatore regionale voluto da Scajola, Michele Scandroglio, gli si e' ribellato, e poi via via sono esplose le altre contrapposizioni. Ora Scandroglio ha lasciato l'incarico e sembra che il prossimo coordinatore regionale sia Biasotti, Scajola non e' piu' ministro ne' parlamentare ma e' sempre attivo e potrebbe risorgere. Ma il Pdl, in Liguria, come altrove, e' fermo, in attesa della sentenza della Cassazione sulla vicenda Mondadori, del congresso del Pd, e della nascita di Forza Italia 2. E dopo? "E' impossibile fare previsioni ora - commenta Vinai all'Adnkronos - senza conoscere l'esito di questi tre eventi. Quello che e' certo e' che per il Pdl nazionale, e quindi anche ligure, la risposta alle domande dell'elettorato non puo' essere Forza Italia 2. Non si apre una fase nuova puntando su Verdini e la Santanche"'.




