Siena: Neri, M5S trovano al ballottaggio assonanza con mie posizioni

domenica 9 giugno 2013
Siena: Neri, M5S trovano al ballottaggio assonanza con mie posizioni
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Siena, 4 giu. - (Adnkronos) - "E' importantissimo che il ballottaggio veda la piu' alta affluenza possibile". Il candidato sindaco delle liste civiche di centrodestra Eugenio Neri apre cosi' la sua riflessione in vista del secondo turno delle amministrative in programma il 9 e 10 giugno prossimi. "Ho gia' dichiarato che, fin dall'inizio del mio impegno pubblico, ambivo a riunire tutte le anime vere che hanno a cuore il futuro della citta'. Indipendentemente dall'appartenenza partitica o dalle ideologie, adesso i senesi hanno non solo l'occasione per voltare pagina, ma anche per dimostrare il loro attaccamento alla citta'. Per questo motivo, gli inviti piu' o meno velati all'astensione non sono giustificabili". Il candidato a sindaco delle liste civiche si rivolge direttamente agli elettori del Movimento 5 Stelle: "In tempi non sospetti li ho definiti gente onesta, che non ha mai ambito in vita sua ad un posto di potere in quanto tale e che ha sempre rifiutato sotterfugi. Meritevoli di rispetto per la fede genuina che nutrono per il cambiamento del sistema. Sentimenti, questi, che condividiamo anche in vista del secondo turno. Un ballottaggio che ricalca in pieno la scelta tra la una coalizione in guerra interna per il potere ed un progetto di cambiamento della citta'. I sostenitori del Movimento 5 Stelle trovano in questo secondo turno una naturale assonanza con le mie posizioni. Inoltre, colgo l'occasione per rispondere alle domande rivolte nei giorni scorsi ai due sfidanti al ballottaggio". Il Movimento 5 Stelle aveva infatti rivolto alcuni interrogativi ai protagonisti del secondo turno. "Sono favorevole all'introduzione dei referendum - spiega Neri - strumento di democrazia diretta. Non solo di natura propositiva, ma anche abrogativa e votabili dalla piu' ampia base possibile. I quesiti referendari potranno essere presentati con una soglia di sottoscrizioni sufficiente a scongiurare il rischio spreco per la citta'. E' innegabile che le consultazioni elettorali abbiano un costo organizzativo per la collettivita'. Un costo che, in un momento di contrazione di risorse, purtroppo non puo' essere sostenuto per un minimo teorico di un solo proponente". (segue)