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Giuseppe Conte, il premier firma il Dpcm: domani inizia la Fase 2

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, non senza qualche fatica, ha firmato il dpcm con le misure per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 in vigore da domani.  Un decreto costellato da tante polemiche che ha rischiato fino alla fine di spaccare il fronte dei governatori da quello di Palazzo Chigi, con quello della Campania Vincenzo De Luca si è già dissociato e applicherà le nuove norme per bar e ristoranti soltanto da giovedì 21. La firma, dopo una notte di trattative è arrivata attorno alle 18. Il documento si compone di 21 pagine (che diventano 141 con gli allegati) e, oltre alla firma di Conte, porta quella di Roberto Speranza, ministro dela Salute.

 

 

Confermato l'obbligo di mascherine nei luoghi pubblici chiusi e sui mezzi di trasporto, il dpcm conferma l'obbligo di restare a casa per chi ha più di 37,5 gradi, l'apertura di parchi, ville e giardini pubblici con un metro di distanza per i frequentatori e due per l'attività sportiva, la ripresa degli allenamenti per sportivi professionisti, ma anche la sospensione di eventi e competizioni di ogni ordine e disciplina. Dal 15 giugno poi riapriranno anche i centri estivi "al chuso o all'aria aperta", ma Regioni e Province autonome possono stabilire date diverse. E tornano anche le manifestazioni pubbliche "soltanto in forma statica" e nel rispetto delle misure di sicurezza. Quindi niente cortei. Lo stesso giorno riapriranno teatri, cinema e sale da concerti: il numero massimo di spettatori - con le misure di prevenzioni - sarà di mille per gli spettacoli all'aperto e di 250 per ogni singola sala. Restano sospese "le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere  e i congressi".

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