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Giuseppe Conte, tregua con Di Battista e telefonata a Confindustria: le mosse del premier per restare a galla

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Giuseppe Conte è convinto che gli Stati generali lo abbiano reso più forte e che il governo uscirà indenne. Nonostante molti parlamentari lo descrivono accerchiato, isolato, attaccato dagli industriali e dai commercianti e logorato. Lo stesso premier si è messo "a sminare personalmente e quotidianamente il terreno su cui cammina". Ha cercato e trovato la tregua con Alessandro Di Battista e adesso che lo scontro per la leadership dei 5 Stelle è rimandato e la maggioranza si è ricompattata, Conte - secondo il Corriere della Sera -  si sente in grado di assestare quel cambio di passo che Nicola Zingaretti va invocando da giorni.

 

 

 

Conte cerca sponde anche in Confindustria.  Da settimane si sfida col presidente Carlo Bonomi, ma l'altro a Villa Pamphilij  il premier ha salutato l'ospite d'onore porgendogli il gomito e ha accompagnato il gesto con una battuta: "Diranno che ci siamo presi a pugni. E comunque, mi ha copiato il programma!". Conte insomma vuole ricucire con Confindustria perché "è un altro tassello di quel puntellamento del governo a cui alacremente lavora. Sulla linea della fine dell'austerity - spiega una fonte al Corriere - Conte può isolare ancora di più Salvini e stringere un patto con l'a la europeista di Confindustria".

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