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Nando Pagnoncelli, gli scenari delle urne: il centrodestra vince in ogni caso, ma occhio a Silvio Berlusconi

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Nando Pagnoncelli ha simulato tutti i possibili scenari sulla composizione del Parlamento in caso di elezioni. Il noto sondaggista ha tenuto conto delle due grandi incognite che si chiamano legge elettorale e taglio dei parlamentari, ma dalla sua indagine è emerso che in ogni caso il centrodestra avrebbe la maggioranza. A patto però che rimanga unito, perché nel caso in cui dovesse essere adottato un sistema proporzionale puro, con la soglia di sbarramento al 5% e la riduzione dei parlamentari, allora Silvio Berlusconi sarebbe determinante nella formazione di un governo di centrodestra. In questo scenario, infatti, senza Forza Italia la Lega e Fdi raggiungerebbero 191 seggi alla Camera e 94 al Senato: non abbastanza per avere la maggioranza.

Ed è forse questo il motivo che spinge il Cav a schierarsi a favore del proporzionale, che gli restituirebbe un ruolo da protagonista a dispetto di una percentuale di consensi ben al di sotto del passato. L'altra notizia rilevante è che il centrosinistra è praticamente spacciato: neanche cambiare la legge elettorale a suo piacimento basterà stavolta per rimanere al governo. Il destino di Pd e compagni sembra essere già scritto: presto o tardi si andrà a votare e dalle urne il risultato sarà solo uno, la vittoria del centrodestra. Tra l’altro negli altri scenari considerati da Pagnoncelli, la maggioranza targata Lega-Fdi-Fi è schiacciante: in caso di Rosatellum e di una corsa in solitaria di Pd e M5s, il centrodestra avrebbe 391 deputati e 201 senatori; mentre con il Rosatellum e un’alleanza tra centrosinistra e grillini le cose cambierebbero di poco (339 seggi a 285 alla Camera e 174 a 136 al Senato). 

 

 

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