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Carlo Calenda premier, l'ipotesi sul tavolo. Le fonti di Luigi Bisignani: "Servitore di più padroni"

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Vuoi vedere che "il Fattore D" porterà Carlo Calenda a Palazzo Chigi? Impensabile, per il leader di un partito al 3% come Azione e per di più non organico né alla maggioranza (di centrosinistra, come lui) né all'opposizione (a trazione sovranista, la sua antitesi). Eppure... A sentire Luigi Bisignani, uno che di trame di palazzo e voci di corridoio si intende eccome, l'ipotesi è sul tavolo. L'ex ministro dello Sviluppo economico ha ottimi agganci nel ceto produttivo e in tv (non guasta), il giusto appeal per parlare agli elettori di centrodestra moderati come a quelli progressisti meno attratti dal populismo grillino. In due parole, il centrista perfetto. E per un governissimo, l'ideale. 
 

 

 

Secondo Bisignani, nel suo retroscena sul Tempo, il centrodestra si sta facendo fuori da solo condannandosi all'esclusione dal governo. Se Salvini, Meloni e Berlusconi vanno avanti in questo modo, scrive, "per l'attuale coalizione di maggioranza il Fattore D sarà determinante e continuerà a governare indisturbato". Quindi, l'indizio buttato lì con nonchalance, in chiusura di commento: "Perfino con uno come Conte a Palazzo Chigi o, chissà, con un Calenda che, come Arlecchino, ha servito più padroni, tradendo prima Renzi e poi Zingaretti, e ora guarda al centro, sperando di farci dimenticare i suoi passaggi disastrosi al Mise, in Alitalia e all'Ilva. Tutto fa brodo".

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