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Open Arms, Massimo Cacciari: "Salvini a processo? M5s al di là di ogni decenza"

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"Mandare Matteo Salvini a processo è al di là di ogni decenza". Non è un leghista a dirlo, tutt'altro. A prendere le difese del leader della Lega accusato di sequestro di persona per il caso Open Arms è Massimo Cacciari. Il filosofo non ha risparmiato i Cinque Stelle che sulla questione hanno fatto una figura barbina. "I “complici” del fatto - così li definisce l'ex sindaco di Venezia - hanno votato per mandare Salvini a processo, può anche darsi che Salvini se la sia chiamata, ma a prescindere da ciò, era evidente che sarebbe finita così". "Però, ripeto - prosegue interpellato dall'Adnkronos - al di là di ogni considerazione su Salvini, per il quale non nutro certo alcuna simpatia, mi pare abbastanza indecente e incredibile che i suoi primi collaboratori al governo, a distanza di un anno, non di due guerre civili e tre rivoluzioni, lo rimandino al processo".

 

 

D'altronde lo stesso Giovanni Tria, all'epoca dei fatti ministro nel governo Lega-M5s, ha ammesso che la decisione di non far sbarcare i migranti "fu collegiale" e che nessuno si oppose. Per questo il monito di Cacciari può essere solo uno: "Che si rimandassero a processo anche loro, visto che hanno condiviso tutto quello che Salvini ha fatto". E ancora: "Se il voto fosse arrivato da una maggioranza che si era opposta agli atti di Salvini, allora mi sarebbe sembrato del tutto logico questo voto. Ma mi sembra del tutto illogico e peggio che una maggioranza formata in gran parte da persone che hanno collaborato con Salvini, adesso lo mandino a processo, mi sarebbe sembrato molto più decente che lasciassero perdere". Infine il pronostico che si preannuncia positivo per l'ex ministro dell'Interno: "Salvini avrà questa grana processuale che finirà in niente, e semmai in questo momento gli farà anche un po’ comodo. Sono sicuro che lo assolveranno".

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