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Forza Italia, Enrico Costa molla il partito e va con Calenda: "Vera forza liberale", colpo al cuore di Berlusconi

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Un duro colpo per Forza Italia e Silvio Berlusconi: lascia infatti il partito Enrico Costa, che passa con Azione di Carlo Calenda. Una scelta maturata dopo aver a lungo provato malessere, la decisione è stata presa nell'ultima settimana. E ha sorpreso: si trattava infatti del responsabile Giustizia del partito. Interpellato da Repubblica, spiega: "L'identità liberale di Forza Italia si è indebolita. Tant'è che dentro il partito ormai si agitano due pulsioni contrapposte, una di chi è convinto che ci si debba spingere a sostenere il governo dove ci sono i 5s, l'altra attratta inesorabilmente dalla Lega". E Costa ha idee totalmente difefrenti: l'ufficilità del passaggio ad Azione arriverà oggi, martedì 4 agosto, in una conferenza stampa che terrà al fianco di Calenda. 

 

Costa spiega che la decisione è arrivata "dopo molto giorni di riflessione, perché certo questa scelta non è stata fatta né di impeto né tantomeno a freddo". Alle spalle quattro legislature e una storia politica da puro liberista, tanto che suo padre, Raffaele, fu ministro e ultimo segretario del Partito liberale italiano. "Sono convinto che oggi ci sia spazio per una forza liberale consistente, capace di combattere su temi storici, come la difesa della proprietà e della giustizia su cui in questi anni ho fatto tante battaglie che negli ultimi tempi ho portato avanti spesso da solo", sottolinea. Insomma, parole pesantissime contro Forza Italia, partito che non sarebbe più espressione di quel liberismo che muove l'azione politica di Costa. Un addio con cui Berlusconi dovrà fare i conti.

 

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