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Matteo Salvini, retroscena: "È il grande alleato di Conte", i fedelissimi spingono per un cambio di strategia?

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Parlare di grandi tensioni o di crisi profonda per un partito che è pur sempre il primo in Italia per consensi non ha senso, ma è innegabile che nella Lega ci siano diversi punti di vista su come affrontare questo particolare momento storico. Il caso di Matteo Salvini viene analizzato attentamente da Augusto Minzolini, che nell’edizione odierna de Il Giornale si interroga sul perché l’ex ministro dell’Interno non cambia strategia, visto l’evidente calo nei sondaggi: “Magari perché non ne conosce un’altra”, dato che appena un anno fa si lanciò in “una spericolata crisi di governo agognando il voto” e che ora punta sempre ad elezioni “che tutti sanno che non avrà”.

 

 

“Il tentare senza successo alla lunga logora”, è l’opinione di Minzolini, che infatti invita a guardare i sondaggi negativi della Lega, che inizia ad avvertire la competizione con Fdi di Giorgia Meloni, che invece è in grande ascesa. “È il grande alleato di Giuseppe Conte - è l’osservazione di Sestino Giacomoni, uno degli uomini ombra di Silvio Berlusconi - perché non offre un’alternativa”. Un’opinione che sembra essere piuttosto diffusa anche all’interno della lega, almeno stando a sentire Giuseppe Biasini: “Dobbiamo far cadere questo governo dialogando con i centristi, la sinistra moderata di Renzi, di Calenda, i grillini eterodossi, non pensare solo al voto che non arriverà. In quanti la pensiamo così nella Lega? La maggioranza”. 

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