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Pasquale Tridico, audizione alla Camera sui furbetti del bonus: "I nomi dei politici non sono usciti dall'Inps"

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"L'Inps è una vittima, non il carnefice". Pasquale Tridico, presidente dell'Istituto previdenziale al centro dello scandalo bonus 600 euro finito a vari politici, si difende nell'audizione in videoconferenza alla Commissione Lavoro della Camera senza tuttavia fornire risposte alla domanda fatidica: chi ha fatto uscire le notizie dei tre parlamentari (e degli altri consiglieri regionali di vari partiti) che hanno fatto richiesta del bonus per le Partite Iva? Una fuga di notizie, assicura Tridico, che non è partita dall'Inps.
 

 

 

In via generale, spiega, "l'importante era pagare e non controllare, pagare subito e successivamente controllare". Da qui, il paradosso di politici anche con redditi personali ingenti che hanno fatto richiesta del bonus pensato per i lavoratori autonomi più penalizzati dal lockdown legato al coronavirus. "Gli ammortizzatori sociali non avevano le informazioni di primo livello sui politici nazionali e locali, si è dovuto andare per forza a un controllo di secondo livello". Come dire: via libera ai furbetti. Ma al centro dell'audizione c'è, come detto, la dinamica della fuga di notizie. I nomi, sottolinea Tridico, "sono usciti perché si sono autodenunciati. Le informazioni non sono state diffuse dall'istituto né dal sottoscritto, sono accuse infondate e fantasiose". Nessuna "azione architettata e manipolata", ribadisce il presidente, rispondendo a chi suggeriva un'azione in tandem con il M5s (il grande sponsor politico di Tridico) per preparare il terreno agli anti-Casta grillini per una vittoria nell'imminente referendum sul taglio dei parlamentari. "L'azione della tecnostruttura è stata impeccabile. Il 7 agosto il direttore di Repubblica, Molinari, mi chiama e mi dice che il giornale ha scoperto che cinque parlamentari hanno percepito il bonus da 600 euro e mi chiede i nomi. Io non glieli do, e il giornale esce due giorni dopo con la notizia, ma senza i nomi. I nomi negli ultimi giorni non sono usciti dall'Istituto, si sono autodenunciati. Nei giorni scorsi giorno ho ordinato in audit interno per capire se le notizie di Repubblica sono state trafugate dall'istituto". 

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