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Roberto D'Alimonte, il referendum "un voto politico". Scenario alla Renzi, girano sondaggi: Conte a casa?

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“Quasi il 30 per cento dei cittadini che andranno a votare sono ancora indecisi ed è probabile una risalita del no, soprattutto tra gli elettori del Pd”. Così il politologo Roberto D’Alimonte, che in un’intervista a La Stampa ha parlato del referendum sul taglio dei parlamentari, basandosi sui sondaggi realizzati in Campania, Veneto e Liguria. Il voto può diventare politico come ai tempi di Matteo Renzi? La risposta è sì, secondo il professore: “Si sta diffondendo l’idea tra gli elettori della Lega che votare no possa servire per dare una spallata al governo. Gli unici granitici nella scelta sono i militanti dei 5 Stelle”.

 

 

 

E invece quelli del Pd come si comporteranno? “Sono i più tiepidi - ha dichiarato D’Alimonte - voglio citare i numeri delle tre regioni che abbiamo rilevato: i democratici sono a favore del sì con una forbice che va dal 50 al 57 per cento. C’è dunque una consistente minoranza per il no. Questo vale anche per gli altri partiti a eccezione del M5s. Lì, come dicevo, oltre il 90 per cento andrà a votare a conferma della riforma”. Dai sondaggi emerge anche un altro dato interessante: “Il sì è dato tra il 60 e il 70 per cento, una quota più bassa di quanto avremmo registrato qualche mese fa. Inoltre c’è un livello di incertezza molto elevato che si tradurrà in una bassa affluenza. Gli indecisi sono il 20-25 per cento, forse anche qualche punto in più”. Insomma, a poco più di 20 giorni dal referendum potrebbe ancora esserci spazio per un clamoroso ribaltone.

 

 

 

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