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Immigrazione, Matteo Salvini: "Sgominata banda di 14 trafficanti legata al caso Diciotti, orgoglioso di andare a processo"

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Affari e torture andavano di pari passo per le 14 persone arrestate dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Palermo e per le quattro ancora in fuga. L'accusa è quella di appartenere a un’associazione a delinquere transnazionale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e all’esercizio di abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento e altri delitti contro la persona, l’ordine pubblico, il patrimonio e la fede pubblica. L'organizzazione, che vantava basi e cellule logistiche e finanziarie tra Lampedusa, Roma, Milano e Udine, è ritenuta responsabile di una serie di traversate in mare tra cui quella del caso Diciotti. 

Un notizia che automaticamente chiama in causa Matteo Salvini, protagonista della controversia politica che vedeva la nave con i migranti da una parte e il Viminale dall'altra. "Sgominata a Palermo una banda di trafficanti di esseri umani, capaci di organizzare partenze dall’Africa e anche fughe dai centri di accoglienza italiani per spostare i clandestini nel Nord del Paese, in Europa o negli Usa. Il sospetto concreto è che la banda avesse fatto affari perfino sugli immigrati fatti sbarcare dalla Diciotti, un’altra vicenda che per qualcuno doveva costarmi l’ennesimo processo - commenta il leader della Lega che ha rischiato di finire alla sbarra con l'accusa di sequestro di persona -.  Grazie a Forze dell’Ordine e magistratura per la brillante operazione. Sono sempre più orgoglioso di andare in tribunale a Catania, il prossimo 3 ottobre, e ribadire che difendere l’Italia e i suoi confini non è un reato ma un dovere”. 

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