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Vincenzo De Luca, retroscena: la sfida in Campania al Pd, obiettivo candidare un fedelissimo a Napoli

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In Campania la vera sfida alle Regionali non è quella tra Vincenzo De Luca, presidente dem uscente, e il candidato del centrodestra Stefano Caldoro. La sfida in realtà è quella tra le liste di De Luca, tra cui “Campania Libera” e “De Luca Presidente”, e quella del Pd. Se si guardano gli ultimi sondaggi, infatti, la partita con Caldoro dovrebbe essere chiusa: sono più di 15 i punti di distacco a vantaggio dello "sceriffo" De Luca. Tra l'altro i due si erano già fronteggiati nel 2010, quando vinse Caldoro, e l'ultima volta nel 2015.

 

 

Come scrive Repubblica, quindi, il vero obiettivo di De Luca ora non sarebbero le Regionali, date per acquisite. Il vero obiettivo è la città di Napoli, guidata attualmente da Luigi De Magistris. L'assunto rilanciato dal quotidiano è semplice: se le liste che gravitano attorno a De Luca supereranno in termini di voti quelle del Pd, il governatore avrà solidi argomenti per piazzare un suo fedelissimo nella corsa a candidato sindaco. Un uomo che sia la negazione in carne ed ossa di qualsiasi tentativo di avvicinamento al M5s.

"Il conflitto tra De Luca e il partito è evidente e non credo possa migliorare - ha detto a Repubblica il filosofo Roberto Esposito - il governatore è un uomo capace, ma intende  far pagare al Nazareno quei tentativi di estrometterlo fino all’ultimo pur di accordarsi coi 5S". Secondo Esposito, poi, peserà molto alle elezioni il modo in cui De Luca ha gestito la pandemia e ha fornito sostegno economico ai campani, "tuttavia emerge quella antica tendenza nepotistica: chi vince prende tutto, ed ecco il capoluogo come bottino. E il Pd non appare in grado di contrastarlo".

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