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Luigi Di Maio a Otto e mezzo contro Travaglio e il M5s: "Avrei gestito tutto diversamente", anche la Gruber spiazzata

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La fine politica del Movimento 5 Stelle confermata da Luigi Di Maio a Otto e mezzo. Il ministro degli Esteri è in collegamento con Lilli Gruber per parlare di elezioni regionali. Da un lato, contesta il suggerimento lanciato agli elettori grillini da Marco Travaglio sul Fatto quotidiano, quello di votare contemporaneamente M5s e candidato governatore del Pd per sbarrare al strada al centrodestra. "Agli elettori non bisogna dire cosa fare e parlare oggi di voto disgiunto o voto utile significherebbe non essere leale ai nostri candidati presidente nelle regioni".

 

 

 

Poi, però, la bordata sui 5 Stelle che fa sbarrare gli occhi anche alla Gruber: "Io mi sono dimesso da capo politico. Detto ciò, io avrei gestito diversamente queste regionali, perché se al governo prendiamo un indirizzo, anche a livello regionale bisogna orientare le politiche territoriali a quelle nazionali. Mi auguro che nel 2021, quando si voterà per le grandi città, si ragioni diversamente estendendo sul territorio il lavoro fatto con il governo". Sempre ammesso che il governo, questa maggioranza e soprattutto questo M5s tra qualche mese esistano ancora. 

 

 

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