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Matteo Salvini, tensione con Attilio Fontana sul coprifuoco in Lombardia: "Tocca a noi portare la croce?"

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"Nessuno stop, ho chiesto solo coordinazione". L'ordinanza del governatore della Lombardia Attilio Fontana che fissa il coprifuoco in Lombardia è stata firmata, e Matteo Salvini ha voluto correggere un retroscena circolato nelle ultime ore secondo cui sarebbe stato un suo intervento a "congelare" la decisione del governatore leghista. "Io non mi permetto di intervenire nel lavoro di governatori e sindaci. Semplicemente da segretario della Lega e coordinatore dell’opposizione ho chiesto maggiore coordinazione. Se poi se ci sono dati scientifici faccio un passo indietro. Da milanese e lombardo chiedo che se ci sono allarmi alla vista si intervenga con la necessaria durezza. Comunque il dubbio su un coprifuoco notturno non è solo mio".
 

 

 

Fino all'ora di pranzo all'ordinanza mancava solo la firma del ministro della Salute Roberto Speranza per sancire la chiusura dei medi e grandi centri di distribuzione nel weekend e l'impossibilità di muoversi, eccetto per comprovate esigenze, dalle 23 alle 5. L'ordinanza sarebbe dovuta passare al vaglio ieri, 20 ottobre, ma è stata fatta slittare a oggi. Il motivo? Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera a mettere i bastoni tra le ruote sarebbe stato niente appunto Salvini. "Prima di chiudere io voglio capire", avrebbe detto al governatore leghista. Il quotidiano di via Solferino parla di una videoconferenza accesa, dove il numero uno del Carroccio ha alzato la voce con Fontana, chiedendo al governatore un cambio di passo. "Voglio una sferzata di metà mandato - ha ribadito -. Il governo respinge tutte le nostre richieste e a noi tocca portare la croce, imponendo misure impopolari che fanno infuriare i cittadini?".

 

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