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Silvio Berlusconi, l'apertura scuote il governo: "Valutiamo con attenzione", "Non esiste". Rissa tra Pd e M5s

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A terremotare il governo ci pensa Silvio Berlusconi, con la sua apertura sulla manovra. Pronto a collaborare, pur senza voler entrare al governo. In serata, infatti, arriva la risposta di Andrea Orlando, vicepresidente del Pd: "Valuteremo con grande attenzione le proposte avanzate oggi da Forza Italia". Insomma, una chiara convergenza. Parole che vengono però subito respinte da Stefano Buffagni, ministro M5s dello Sviluppo Economico: "Il dialogo con le opposizioni in Parlamento come chiesto dal presidente Sergio Mattarella è fondamentale per la coesione del Paese in un momento così difficile. Ma Berlusconi al governo con noi non esiste", taglia corto. Insomma, si parla di "ingresso al governo". Circostanza smentita da Berlusconi. Ma quanto detto da Buffagni fa riflettere: forse, un altro governo? Senza quel Giuseppe Conte che neppure ai piani alti del Pd, ora, è particolarmente gradito? Congetture, ipotesi, illazioni. Per certo, con la sua mossa, il leader di Forza Italia ha creato scompiglio nell'esecutivo, uno scontro tra le due forze di maggioranza.

Intanto - ha precisato il piddino Orlando  - salutiamo positivamente l'affermazione di un principio presente nelle parole di Berlusconi di oggi: il primo diritto da affermare e difendere è quello alla salute. In nome di questo va sviluppato, come noi abbiamo sempre auspicato, in Parlamento un dialogo costruttivo tra tutte le forze politiche ponendo fine a polemiche sterili ed inconcludenti", ha concluso. Berlusconi, aveva poco prima affermato: "Forza Italia è disposta a valutare il voto favorevole allo scostamento di bilancio e a migliorare con le proprie proposte per l'Italia una legge di bilancio minimalista, vecchia e inadeguata". E ora, che succede?

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