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Matteo Renzi, lo sfogo con i suoi: "Nessuno mi cag***a". Il piano per uscire dalla trappola: un premier grillino, nome a sorpresa

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“Metterò il veto a Conte? No. La verità è che non mi ‘cagano’”: Matteo Renzi si sfoga così nelle conversazioni con i suoi parlamentari. Tra l’altro oggi salirà al Colle la delegazione di Italia viva per le consultazioni del capo dello Stato. Ma nel frattempo pare che le altre forze politiche stiano lavorando per neutralizzare Renzi il più possibile, stando a quanto riporta il Fatto Quotidiano. Come ha già fatto sapere nei giorni scorsi, il senatore di Rignano non proporrà a Sergio Mattarella il nome di Giuseppe Conte, ma non porrà neanche il veto sulla sua persona. Anche se ci sono stati dubbi fino alla fine: “Se non arriva un segnale da Conte, io lo dico al Presidente che non lo voglio”, si spingeva a dire prima. 

 

 

 

Chi ha parlato con Renzi, come riporta il Fatto, lo ha visto dubbioso su Luigi Di Maio ma desideroso di spingere Stefano Patuanelli. Un vero e proprio smacco a Conte, visto che il ministro dello Sviluppo economico è tra i più vicini al premier dimissionario. Un’altra ipotesi cui avrebbe pensato è quella di uno scambio Conte-Gentiloni: il premier dovrebbe andare a fare il Commissario agli Affari economici a Bruxelles, l’altro rientrare a Palazzo Chigi. 

 

 

 

Il leader di Italia viva, comunque, ha già ottenuto un indebolimento del presidente del Consiglio. E se alla fine entrasse nel governo con gli ex alleati si preparerebbe ad alzare il prezzo, presentando nuove proposte in termini di programma e trattando sui ministri, chiedendo per esempio la testa di Alfonso Bonafede, a favore di quella di Maria Elena Boschi. Conte, Pd e M5S lo sanno: non a caso in questo momento strategicamente non lo cercano. Per renderlo meno centrale, aspettando il giorno in cui il gruppo dei Costruttori passerà da un’operazione matematica a qualcosa di più consistente. Se mai questo succederà.

 

 

 

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