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Giuseppe Conte, "l'operazione Alvaro Vitali" gli costa il posto. Scaricato da Mattarella e Vaticano

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L'operazione "Alvaro Vitali", com'è stata ribattezzata a Palazzo a causa della sua tragicomicità, è fallita. Nonostante un primo spiraglio, il forzista Luigi Vitali non ha ceduto a Giuseppe Conte, Ed è rimasto lì dov'è, in Forza Italia. Un flop, nel giorno delle consultazioni, che ha creato non poco imbarazzo. Ma ad arrossire per l'invano tentativo e per la caccia frenetica ai "responsabili" non c'è solo Palazzo Chigi. Ai piani alti si dice che anche Sergio Mattarella sia rimasto a bocca aperta.

 

 

D'altronde il presidente della Repubblica ha chiesto una maggioranza solida e non una raccogliticcia. Ma in queste ore a scaricare il premier ci sarebbe anche la Chiesa. Il Vaticano avrebbe indicato un governo di larghe intese al capo dello Stato. Insomma, un esecutivo per uscire dall'emergenza in corso. Con ogni probabilità senza Conte alla sua guida.

 

 

 

Non solo, si vocifera di una totale sintonia tra Papa Francesco e il Quirinale. La mossa del presidente del Consiglio non piace a nessuno. La sua disperata ricerca di sostenitori di un Conte ter fa storcere il naso anche a Ferruccio De Bortoli. "Nella Prima Repubblica - ha detto amareggiato l'ex direttore del Corriere a L'Aria Che Tira - c'era più romanzo e più qualità nel tessere le trame, ora siamo di fronte a molte miserie". Infine su La7 si lascia andare a una previsione: "L'ipotesi del Conte ter rimane la più probabile ma ci deve essere un salto di paradigma che gli attori in gioco saranno costretti a fare. Il centrodestra ormai è maggioranza nel Paese".

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