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Mario Draghi, il forzista Francesco Giro si ribella: "Nasce quello che temo, il mio voto non è scontato"

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Sergio Mattarella ha convocato Mario Draghi quest'oggi 3 febbraio alle 12. Il presidente della Repubblica, dopo la disfatta del Conte bis, vede l'ex presidente della Banca centrale europea come la figura perfetta per dar vita a un governo istituzionale. In grado, questo, di traghettare il Paese fuori dall'emergenza coronavirus. Una personalità, quella dell'economista, che divide il centrodestra. Da una parte infatti c'è Silvio Berlusconi che ha più volte ribadito la necessità di sostenere un governo di larghe intese, dall'altra Lega e Fratelli d'Italia. Ma se Matteo Salvini potrebbe essere tentato dall'idea, Giorgia Meloni non ci pensa proprio. La leader di FdI vuole solo le elezioni. Eppure le divisioni sono anche tutte interne ai partiti. 

Ospite ad Agorà su Rai 3, è Francesco Giro a scuotere gli azzurri. Munito di doppia tessera (sia quella di Forza Italia che quella della Lega), il senatore mette le cose in chiaro: "Il mio voto non è scontato, non è scontato. Oltretutto ieri Mattarella è stato chiaro sul perché non si può votare, nel periodo che io immaginavo essere a giugno. Questo per due motivi: emergenza sanitaria e quella economica-sociale. Quindi nascerà quello che io temo il "governo Coronavirus 1". Ad avallare la sua tesi - prosegue Giro - il fatto che il capo dello Stato si sia attardato a spiegarci la curva epidemiologica. E ancora: "Bisogna essere seri: è stato sospeso un diritto costituzionale. E lo dico nell'assoluto rispetto del presidente della Repubblica".

Da tempo infatti la maggioranza si appella alla pandemia per non tornare alle elezioni. Peccato però che in tutti gli altri paesi europei, anche loro alle prese con il Covid, ciò sia possibile. D'altronde non è una novità: i sondaggi danno Pd e soprattutto il Movimento 5 Stelle alle prese con un drastico calo di consensi. Motivo per stare bene alla larga dalle urne. 

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