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Nicola Zingaretti si appella a Mario Draghi: "Pd e Lega forze alternative, tocca a lui tracciare il perimetro di governo"

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Matteo Salvini ha annunciato il pieno sostegno a Mario Draghi. E se le cose dovessero andare per il verso giusto la Lega si troverà a governare a fianco del Pd. Una decisione, quella del Carroccio, che ha preso in contropiede i dem. Governare con i leghisti - è il ragionamento di Nicola Zingaretti - rappresenta quanto di più lontano avrebbe immaginato. Un motivo di imbarazzo insomma. Così non sono mancati nei giorni delle consultazioni i tentativi di far fuori Salvini dalla maggioranza che si sta delineando. L'ultimo arriva proprio il 9 febbraio, quando l'ex presidente della Banca centrale europea è impegnato a incontrare i grandi partiti. 

"Pd e Lega restano forze alternative, tocca a Draghi tracciare perimetro di governo", sono le parole del segretario dem che, seppur velatamente, ha chiesto all'economista di trovare una quadra. "Abbiamo particolarmente apprezzato la collocazione europeista del nuovo governo. Posso dire che siamo veramente molto soddisfatti del contributo, dei contenuti e delle linee guida alle quali il professore sta lavorando". 

Ma non c'è solo il Carroccio a scuotere il nuovo esecutivo. Anche il Movimento 5 Stelle deve fare i conti con i propri principi. Da sempre in lotta contro Silvio Berlusconi, ora i grillini si trovano a dover governare con Forza Italia. Per questo i Cinque Stelle hanno seguito a ruota gli ex alleati e si sono appellati al premier incaricato: "Al presidente Draghi, oltre ad esporre ulteriori temi che riteniamo essenziali per il bene del Paese, chiederemo quali sono gli interventi che intende mettere in campo, quali sono i settori prioritari che vuole sostenere, a partire da dove intende intervenire, come e con quali obiettivi. Gli chiederemo anche se ha definito il perimetro politico e tematico entro il quale intende formare una nuova maggioranza. Una volta raccolti tutti gli elementi utili il M5s, come ha sempre fatto anche per la formazione dei governi precedenti, darà la parola ai propri iscritti, che avranno l'ultima parola", si legge nella pagina Facebook ufficiale del Movimento. In attesa del voto decisivo su Rousseau.

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