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Otto e Mezzo, Antonio Maria Rinaldi demolisce Andrea Orlando: "Neanche se fosse Superman?", piddino muto

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Ve ne avevamo già dato conto qualche tempo fa, di un piccolo fatto che risale allo scorso 12 gennaio. Insomma, tempi recenti. Molto recenti. Erano i giorni in cui si respirava la crisi di governo che avrebbe aperto Matteo Renzi (protagonista pochi giorni prima di quel 12 gennaio di un infuocato intervento al Senato contro Giuseppe Conte), crisi di governo che avrebbe condotto alla cacciata del presunto avvocato del popolo e all'esecutivo di Mario Draghi, arrivato oggi a chiedere la fiducia alla Camera. Bisogna tornare allo scorso 12 gennaio, nello studio di Lilli Gruber a Otto e Mezzo su La7, dove come ospite d'onore c'era Andrea Orlando, vicesegretario del Pd.

 

E parlando della crisi di governo, interpellato sulla possibilità di ritrovarsi in un esecutivo con Matteo Salvini, l'esponente dem rispondeva tranchant: "È un problema di antefatti. Dovremo gestire fondi europei con una destra che è antieuropea e una pandemia con una destra che è semi-negazionista. Non vedo le condizioni, aumenterebbe solo la confusione". E ancora, come se non fosse chiaro il suo pensiero, Andrea Orlando aggiungeva che non avrebbe appoggiato un governo di unità nazionale con Salvini "anche se è guidato da Superman". Ma, evidentemente, Superman è arrivato.

 

Bene, torniamo a parlare di questa curiosa vicenda perché oggi, mercoledì 17 febbraio, come detto si vota la fiducia a Draghi. A un governo che terrà insieme Pd e proprio Salvini. Una fiducia che, come tutto il suo partito, Andrea Orlando voterà, eccome. E torniamo a parlare di questa vicenda perché l'ineffabile Antonio Maria Rinaldi, europarlamentare della Lega, ha scelto proprio oggi per riproporre su Twitter il video dell'Orlando che chiudeva a Salvini senza se e senza ma. A corredo della breve clip, il commento, laconico: "Neanche se arrivasse Superman". Come se la ride, Rinaldi...

 

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