La partita del "sotto-governo"

Matteo Salvini, le mani della Lega sul Viminale. Retroscena: il "fedelissimo" che fa esplodere la maggioranza

In qualche modo Matteo Salvini riuscirà a entrare al Viminale. Certo non sarà lui in persona come avrebbe voluto ma un sottosegretario leghista ci sarà. Ad annunciarlo è lo stesso leader del Carroccio fuori dal carcere di Bicocca subito dopo l'udienza per il caso Gregoretti, secondo quanto riporta La Repubblica.   

Nella squadra del "sotto-governo" dovrebbero infatti entrare dieci o undici rappresentanti del M5S, otto o nove della Lega in virtù e sette democratici, 5 o sei azzurri e due renziani. Bene, dice Salvini affiancato da Giulia Bongiorno prima di lasciare l'aula bunker di Catania: "La Lega sarà presente al ministero dell'Interno e da ora in poi commenteremo i fatti e non le ipotesi: con Draghi continuità alla nostra politica sull'Immigrazione". Sicuramente non si tratterà di Nicola Molteni che si è esposto troppo in passato con il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, ma con ogni probabilità di Stefano Candiani. 

 

 

Salvini vuole i suoi uomini di fiducia ma dovrà vedersela con i veti del Pd. Per esempio Andrea Orlando ha già detto no a Claudio Durigon al Lavoro. Quindi ecco che in lizza ci sono Rossano Sasso alla Scuola, Lucia Borgonzoni alla Cultura (spettacoli), Bitonci all'Economia, Coletto alla Sanità, Picchi agli Esteri, Romeo forse all'Agricoltura, per lasciare la carica di capogruppo al Senato a Centinaio (che altrimenti andrebbe allo Sport). Circolano poi altri nomi: quello di Gavia all'Ambiente e di Castiello al Sud. 

 

 

Per quanto riguarda i 5s l'ex ministro allo Sport Spadafora aspira a rientrare lì da sottosegretario. Poi ci sono Sileri, Buffagni, Castelli e Di Stefano che potrebbero rientrare. I dem vorrebbero che Misiani restasse al dicastero finito a Daniele Franco ma puntano anche al Mise di Giorgetti. Per Forza Italia si parla della poltrona di vicepresidente della Camera lasciata da Mara Carfagna (in questo caso concorrono Calabria, Prestigiacomo, Baldelli e Mandelli) e si fanno i nomi di sottosegretari: Battistoni, Pichetto Fratin, Moles, Paroli, Pagano, in lista, come la loro collega Giammanco. In lizza restano poi Mulé, Sisto (alla Giustizia), Valentini (Esteri), Marco Marin (ex campione olimpico) e Paolo Barelli per lo Sport.