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Concita De Gregorio contro Matteo Renzi: "Bin Salman? Una visita non è mai a titolo personale"

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Matteo Renzi  e la sua attività di conferenziere retribuito alla corte dell'erede al trono dell'Arabia Saudita, sua futura maestà Mohammed Bin Salman, non è piaciuta a tanti. Nella maggioranza che sostiene il governo Draghi sono iniziate le prime critiche all'ex premier, soprattutto da parte di Pd e Cinquestelle. Bin Salman, infatti, è indicato nei rapporti della Cia come mandante dell'omicidio del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi, uscito a pezzi dentro una valigia. di questo argomento ne parla, in un commento su Repubblica, Concita De Gregorio. "La collaborazione del senatore Renzi con il principe assume per l'Italia le proporzioni di un problema di Stato", scrive la giornalista.

 

 

Bin Salman - dice la Cia e ripete il presidente Joe Biden - avrebbe personalmente autorizzato l'eliminazione di Khashoggi: era infastidito dalla dissidenza. "Renzi, senatore della Repubblica italiana in commissione Difesa è invece esponente di una democrazia. Quando parla in pubblico, all'estero, con un ministro di un governo straniero non gli è possibile farlo a titolo personale. Lo fa per mandato a nome nostro", spiega la De Gregorio. La giornalista poi ricorda l'intervista che Renzi fece in Arabia Saudita a Bin Salman. "Un grande principe ereditario artefice di un nuovo rinascimento arabo", che stona con quello che invece denunciano gli Usa.

 

 

 

 

Renzi, inolte, è stato pagato 80 mila euro all'anno per far parte del board della Future Investment Iniziative, fondazione costituita dal principe Bin Salman. La De Gregorio ricorda che l'ex premier "aveva promesso che avrebbe chiarito fatto a crisi conclusa". Infine la giornalista suggerisce a Renzi come dovrebbe comportarsi per uscire da questa situazione: "Per una volta, davanti a chi viola i diritti umani - siano arabi turchi cinesi o russi - bisognerebbe provare ad essere all'altezza del proprio ruolo e dire preferirei di no. A nome del popolo italiano: i vostri soldi no, grazie. I vostri aerei, i vostri comfort e la vostra personale amicizia neppure: davvero grazie, ma no", conclude la De Gregorio. 

 

 

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