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Laura Boldrini ricoverata, il messaggio post-intervento: "Dopo la terapia intensiva, una fatica mostruosa"

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Pochi giorni fa, l'annuncio di Laura Boldrini: "Dovrò essere operata". L'ex presidente della Camera aveva anche rivelato di avere paura. Oggi, giovedì 14 aprile, il messaggio dalla stanza di ospedale, un post sui social: "L'intervento è andato bene", ha premesso la Boldrini, rassicurando sulle sue condizioni di salute. 

Dunque, ha aggiunto: "Dopo un passaggio in terapia intensiva mi hanno spostata in reparto. E' subito iniziata la riabilitazione, che nella fase post operatoria è una prova durissima perché il dolore è forte". Quindi, la Boldrini ha rivolto un ringraziamento a tutti coloro che hanno avuto per lei "un pensiero di sostegno e di affetto". Nell'immagine rilanciata, la stanza dell'ospedale in cui è ricoverata. 

 

Come detto, rivelando il ricovero giorni fa, la Boldrini aveva rivelato i suoi timori. Ora, all'indomani dell'operazione, racconta: "Dopo un passaggio in terapia intensiva mi hanno spostata in reparto. E' subito iniziata la riabilitazione, che nella fase post operatoria è una prova durissima perché il dolore è forte". "Con l’aiuto della fisioterapista - continua -, mi sono seduta sul bordo del letto e dopo, appoggiata ad un supporto, ho fatto un passo in avanti e uno indietro e poi mi sono seduta di nuovo. Una fatica mostruosa. Sembra un passaggio da niente, una cosa semplice e invece mi è sembrato tanto. E mi ha dato speranza. Ero così contenta, anzi eravamo contente, anche l’operatrice e la mia compagna di stanza mi hanno rivolto parole di incoraggiamento".

 

E ancora: "È come quando per raggiungere un posto hai davanti una salita che non sai quando finisce: la devi percorrere e basta, a passo lento e determinato. Prima ti avvii, prima arrivi. Ieri sono partita e so che sarà lunga, perché recuperare ogni piccolo movimento che potrà restituirmi l’autonomia, costa fatica e dolore", ha rimarcato la Boldrini.

"Mi sostiene in questa sfida - e mi sosterrà in futuro - l'affetto che ho ricevuto. La più importante delle risorse per combattere una malattia non è solo quella della determinazione personale, ma anche e soprattutto il non sentirsi soli, il continuare a percepirsi parte di una comunità, il mantenere i legami che hanno caratterizzato la nostra vita fino a quello spartiacque che, comunque, la malattia rappresenta. Perché c'è un prima e un dopo, inutile negarlo. Ed è quel prima che non si deve perdere, proprio nel momento in cui si è costretti a ripensarsi e ricostruirsi", ha concluso Laura Boldrini.

 

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