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Otto e mezzo, retroscena di Giovanan Pancheri: "Draghi durissimo con Salvini in Cdm". Pd e M5s: "Irresponsabile, governo a rischio"

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"Il premier Mario Draghi ha tenuto una posizione durissima contro Matteo Salvini in Cdm". A Otto e mezzo su La7 Lilli Gruber parla del Consiglio dei ministri che ha licenziato il decreto Covid e che ha visto la Lega astenersi perché in disaccordo sul tema del coprifuoco. In collegamento c'è la giornalista Sky Tg24 Giovanna Pancheri che svela i retroscena da Palazzo Chigi: "Dietro l'atteggiamento di Salvini ci sono più logiche elettorali che altro". "Magari - aggiunge la Gruber - teme che parte del suo elettorato gli volti le spalle e vada con la Meloni".

Nel frattempo, però, il Capitano deve affrontare l'ira di Draghi: "Da quanto mi dicono - prosegue la Pancheri -, ha sottolineato che c'era stato una cabina di regia, una delle parecchie, erano state prese decisione e oggi ha sbottato. 'Non possiamo decidere le cose e poi metterle improvvisamente in discussione, altrimenti a cosa servono le cabine di regia?'. Cabine di regia che peraltro erano una delle condizioni per un governo di unità nazionale. Alla fine il governo decide sulla base degli interessi nazionali e non di quelli dei singoli partiti. Sulle aperture - conclude la Pancheri - sembrava esserci stata la vittoria della Lega, oggi lo strappo. In realtà, Draghi cerca di portare avanti un punto di unione con tutti tenendo bene in mente l'interesse generale e il parere degli organi scientifici". 

Di sicuro, però, l'aria nella maggioranza si è surriscaldata. Il Pd definisce Salvini "un irresponsabile" e precisa che a forza di ultimatum "prima o poi si rischia di avere l'incidente". Con lo strappo leghista sul coprifuoco "il governo di unità nazionale è a rischio", rincara il Movimento 5 Stelle. Musica per le orecchie della Gruber, che dà la parola a Tomaso Montanari, lapidario: "Pessima idea portare Salvini al governo". Verrebbe da ricordargli che se non lo avessero portato Draghi e Mattarella, con ogni probabilità ci sarebbe arrivato con le proprie gambe e i propri voti, insieme al centrodestra unito. Elezioni e volontà popolare, queste sconosciute dalle parti dei giallorossi.

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