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Matteo Salvini, la replica a Enrico Letta: "Ossessionato da me. Vuole Ius Soli e patrimoniale? Povero illuso"

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Ogni giorno un attacco. Ogni giorno un insulto. Enrico Letta, segretario del Pd, continua a picchiare durissimo contro Matteo Salvini. L'ultimo esempio ieri, sabato 15 maggio. Prima le parole del leghista sul fatto che con Pd e M5s è "impossibile fare le riforme" di fisco e giustizia, poi la replica di Letta che ha intimato al Leghista di andarsene dal governo. Provocazione pura condita da un carnet di considerazioni sprezzanti sulla Lega e sui leghisti.

 

Salvini, da par suo, non vuole alimentare ulteriormente la polemica, cogliendo - lui sì - gli appelli di Mario Draghi di non alzare troppo i toni in maggioranza. Ma una replica arriva in un colloquio con La Stampa: "Letta? Evidentemente è ossessionato da Salvini. Continua a parlare di me ogni santo giorno", afferma Salvini "ridendo", spiega il quotidiano, dopo un veloce passaggio alla manifestazione a Milano contro il ddl Zan. E ancora, il leader della Lega aggiunge: "Il vero ostacolo alle riforme, soprattutto le due più urgenti, la giustizia e il fisco, non siamo noi. Se la ministra Marta Cartabia venisse a portare in Parlamento una buona riforma della giustizia, i problemi non verrebbero dalla Lega, ma dal Pd e dal M5s", rimarca.

 

Sempre sul tema della riforma della giustizia, Salvini aggiunge: "Non vogliamo fare un dispetto a Draghi. Semplicemente, su questo tema c'è un'oggettiva convergenza con i radicali, che su mille altri argomenti la pensano all'opposto da noi. Se la riforma riuscisse a farla il Parlamento, tanto meglio. Ma non credo che sarà facile. Vorrei che fosse chiaro che la Lega non ha alcuna intenzione di creare dei problemi a questo governo. I problemi vengono semmai da chi mi attacca un giorno sì e l'altro pure", insomma da Enrico Letta. In serata, poi, un tweet con cui Salvini riassume la situazione: "Letta e Grillo ci vogliono fuori dal governo per approvare Ius soli, legge Zan e patrimoniale? Poveri illusi. Gli alleati più leali di Draghi siamo noi".

Nel colloquio col quotidiano torinese, le bordate e i sarcasmi sono solo contro Roberto Speranza, l'uomo che ci vuole rinchiusi in casa: "Qualcuno deve spiegargli che ci sono milioni di persone che rischiano di perdere il lavoro. I dati delle ultime settimane dicono che la situazione migliora ogni giorno. Il diritto al lavoro e alla libertà è sacrosanto. Ho sentito sindaci, governatori, ministri e parlamentari leghisti e sono tutti d'accordo: bisogna restituire agli italiani fiducia e libertà già dalla prossima settimana, iniziando con togliere il coprifuoco", conclude Salvini proseguendo la sua battaglia.

 

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