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Gianluigi Paragone sullo scontro nel M5s: "Cosa c'è dietro la rissa tra l'abusivo Conte e il bollito Grillo"

Gianluca Veneziani
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Lui il Movimento lo conosce bene, avendolo vissuto dall'interno come senatore. E ne ha conosciuto i metodi epurativi: venne espulso dai 5 Stelle per il suo dissenso rispetto al governo giallorosso e le critiche a una legge di bilancio troppo europeista. Oggi Gianluigi Paragone, leader di Italexit e candidato sindaco a Milano, può guardare col distacco di chi ne è fuori lo scontro rusticano Grillo-Conte.

Paragone, chi ha ragione tra i due?
«Ha un po' più di ragione Grillo, perché il M5S è una sua creatura e lui può anche distruggerla. Conte è un abusivo che tentava di impossessarsi dell'anima di questo Movimento. Non è un caso che con lui ci siano tutti quelli che hanno fatto la bocca al potere e non vogliono perderlo. Detto questo, Grillo politicamente è bollito».

C'è solo rivalità politica o anche personale?
«Entrambe. La loro è la sfida tra due narcisismi. Non dobbiamo dimenticare che Grillo è un attore e ha bisogno del palco e dei riflettori».

La base e i parlamentari alla fine staranno con lui?
«No, la base se n'è andata da tempo. Quanto ai parlamentari, ci si divide tra Conte e Grillo a seconda di chi garantisce un po' più di potere e qualche poltrona in più».

La contesa si concluderà con una coesistenza, la vittoria di uno dei due o magari la spunterà un terzo?
«È un problema che non mi riguarda e a cui neppure gli italiani sono interessati. Il M5S è finito e sta andando avanti per inerzia. Guardate le facce dei suoi componenti: erano ragazzi con un po' di grinta, adesso invece sono bolsi, appagati perché sono diventati ministri, viceministri, vicepresidenti del Senato. I vari Patuanelli, Di Maio, Taverna rappresentano la parodia del Movimento».

Questa vicenda comporterà un'ulteriore emorragia di voti per i 5 Stelle?
«I fanatici resteranno sempre. Ma l'illusione delle origini non ci sarà più perché è stata tradita da loro. Io ci ho visto lungo molto prima degli altri, sollevando temi politici. Alle ultime elezioni il Movimento si presentava come forza contraria all'euro e all'Europa, poi invece... Eppure un numero importante di cittadini continua a non volerne più sapere di quest' Europa».

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