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Sondaggio, Pd verso la batosta a Roma: "FdI primo partito", ecco le cifre del flop di Roberto Gualtieri

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Anche Roma per il Partito democratico potrebbe essere un flop. A ridosso delle elezioni amministrative, un sondaggio sta dando parecchio da pensare ai dem. Si tratta della rilevazione demoscopica sul voto di lista commissionata da Sinistra Civica Ecologista. Le cifre non promettono bene per il candidato dem, Roberto Gualtieri. Il Pd, che si attesta al 20,9, ha infatti bisogno di più liste per blindare l'ex ministro. Per questo i Dem stanno cercando di convincere gli alleati a creare più liste possibili. Una vera e propria impresa, ad eccezione della Sinistra Civica Ecologista, di Demos e naturalmente del Pd. Ma non è tutto, perché come spiega Il Tempo, il sondaggio che gira al Nazareno non sorride neppure alle altre forze a sostegno di Gualtieri. I Verdi  vengono stimati all'1,8 per cento e Roma Futura allo 0,7.

 

 

"La corsa di Gualtieri va bene ma non è esplosiva - non resta che ragionare così negli ambienti parlamentari della sinistra - per arrivare al ballottaggio e tentare di vincere è quindi decisivo il contributo delle liste minori". Per non parlare poi del centrodestra che avanza. Gli avversari volano in tutti i sondaggi, anche in quello commissionato da Sinistra Civica Ecologista. Fratelli d'Italia è dato al 19 per cento, ma dagli stessi ambienti di sinistra si rileva come, anche secondo l'istituto demoscopico che ha realizzato l'indagine, il partito di Giorgia Meloni sia stato abbondantemente sottostimato. "Alla fine sarà primo partito, abbondantemente sopra il 22 per cento. La lista FdI sarà fortissima e quando scenderà in campo Giorgia Meloni il voto di opinione si consoliderà ulteriormente su Michetti e su Fratelli d'Italia. Il centrodestra è già al ballottaggio. Guardiamoci le spalle dalla Raggi", spiegano diverse fonti al quotidiano romano.

 

 

A conti fatti il Pd sarebbe così terzo partito dietro anche al Movimento 5 Stelle che, senza contare la lista della sindaca uscente, si fermerebbe al 22,1 per cento. Segue l'8,1 della Lega, il 4 di Forza Italia, lo 0,7 di Rinascimento-Cambiamo e il 2,9 della lista civica. Poi c'è Carlo Calenda con Azione data al 5,6 per cento, Italia Viva all'1,5 mentre gli altri partiti di centrosinistra dati al 6,3 per cento appoggeranno candidati esterni alla coalizione che sostiene Gualtieri e quindi preferiranno molto probabilmente il leader di Azione, portando il suo consenso potenziale al 13-14. Una vera batosta per i piddini. 

 

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