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Scuola, la scelta suicida sui tamponi: "Nessuno potrà più fermarla", l'orda novax favorita da un ministro. Draghi che dice?

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“Se davvero i professori senza vaccino avranno diritto ai tamponi gratuito, pagati dallo Stato, nessuno potrà più fermare i no-vax (non solo nella scuola)”. Lo scrive Sebastiano Messina, giornalista di Repubblica, in merito all’accordo siglato in piena notte tra i sindacati della scuola e il ministero dell’Istruzione. Non era quindi una leggenda che Patrizio Bianchi fosse peggio di Lucia Azzolina: la conferma è arrivato col nuovo protocollo di sicurezza delle scuole.

 

 

Se da un lato è considerato giustamente “assolutamente necessario dare priorità alla didattica in presenza”, il mezzo con cui si persegue il fine non solo è ridicolo, ma addirittura dannoso. È stata infatti trovata un’intesa sui tamponi gratuiti per i docenti che saranno a carico delle scuole: l’associazione nazionale dei presidi non ha firmato il protocollo, manifestando il proprio disappunto. “Non vogliamo favorire alcuna logica di sostituzione della vaccinazione con il tampone - ha dichiarato il presidente Antonello Giannelli - deve essere chiaro: si tratta di tutela della salute collettiva e questo per noi è prioritario”.

 

 

Secondo i sindacati quello siglato con il ministero è un buon accordo perché “se qualcuno non ha fatto ancora il vaccino in tempo, il tampone gli consentirà di iniziare la scuola regolarmente”. Critiche pesanti sono arrivate anche da Roberto Burioni: “Gli insegnanti che senza motivo rifiutano il vaccino mettendo a rischio i loro studenti non dovrebbero essere tamponati gratuitamente ma licenziati immediatamente. Vergogna per i sindacati che li difendono”. Chissà Mario Draghi che cosa ne pensa di tutto questo caos sulla scuola…

 

 

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