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Matteo Salvini, su Repubblica ultimo orrore rosso: "La Lega e il fascismo", manganellate dal partigiano

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"La Lega strizza l'occhio ai fascisti": la pensa così Carlo Smuraglia, 98 anni, presidente emerito dell’Anpi e partigiano. Il Carroccio, a suo dire, non si mostra vicino alle idee fasciste in modo plateale, "ma di fatto non prende posizione". "Non dobbiamo sottovalutare proposte come quella del sottosegretario Durigon, che dovrebbe dimettersi semplicemente", ha detto in un'intervista a Repubblica, riferendosi alla proposta del leghista di intitolare un parco di Latina, ora dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ad Arnaldo Mussolini, fratello del Duce.

 

 

 

Secondo Smuraglia, Matteo Salvini avrebbe dovuto prendere immediatamente le distanze da una proposta del genere. "Un governo democratico non può permettersi revanscismi né derive fasciste", ha aggiunto. Stando alla sua esperienza, inoltre, sarebbero proprio le situazioni più critiche a favorire la nascita di estremismi: "Ricordare è fondamentale, proprio sapendo che i periodi di difficoltà sono i più pericolosi perché è lì che si è annidato ed è cresciuto il fascismo negli anni Venti del Novecento. Fascismi e nazismi allignano nelle crisi economiche e sociali. Non bisogna consentire alcuna apertura al passato e a cattivi ritorni". 

 

 

 

Infine, sull’ex consigliere di Colleferro che vorrebbe intitolare a Hitler il piazzale dei partigiani ha dichiarato: "Va al di là della stupidaggine, è una provocazione". Si tratta comunque di proposte che vengono fuori in un momento non proprio casuale, secondo Smuraglia: "Presi dalla pandemia, dall’avvio del semestre bianco in vista dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica, dai cambiamenti politici, c’è chi ne approfitta".

 

 

 

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