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Matteo Salvini a casa di Berlusconi, foto clamorosa: ad Arcore così, cosa c'era disegnato sulla sua maglia

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Ha pubblicato una foto su Twitter, Matteo Salvini, subito diventata virale. Nel post il leader della Lega è accanto a Silvio Berlusconi, con cui si è incontrato anche a colazione sabato mattina, dopo la cena di venerdì sera ad Arcore. Nello scatto, l'ex ministro degli Interni e l'ex premier appaiono sorridenti e rilassati, con il Cav in splendida forma e Salvini che si è presentato a casa dell'alleato con una polo nera del... Milan. Questione di abitudine, anche se da oltre un anno Silvio è patron del Monza, squadra che la scorsa stagione ha fallito la promozione in Serie A ma che nel prossimo campionato sarà forse la principale favorita della serie cadetta. E le battute e i commenti ironici sul Salvini "cuore rossonero", sui social, si stanno sprecando.

 

 

 

 

 

La serata precedente è stata ancora interlocutoria. "Salute, sicurezza e lavoro per gli Italiani, taglio delle tasse, giustizia e burocrazia efficienti e moderne - scrive il leghista su Twitter -. Attenzione all'Afghanistan, con impegno a combattere terrorismo islamico, garantire accoglienza a donne e bambini in fuga, contrastare trafficanti di uomini, droga e armi". 

 

 

 



In realtà, uno dei piatti forti (oltre, immaginiamo, a qualche battuta calcistica alla vigilia del via) è stato ovviamente il futuro del centrodestra, con l'ipotesi della federazione delle forze che attualmente sostengono il governo di Mario Draghi. Esclusa, dunque, Giorgia Meloni. Fonti di Fratelli d'Italia, d'altronde, già nelle ore precedenti avevano tagliato corto sull'ipotesi di federazione avanzata da Salvini: "Non ci riguarda". In realtà, riguarda eccome FdI: una federazione dei partiti di governo potrebbe essere il preludio, secondo molti, a un cartello elettorale unico, con liste e candidati comuni.

 

 

 

 

Un mezzo terremoto, difficile da far digerire sia a forzisti sia a leghisti (per non parlare degli esponenti di Coraggio Italia di Toti e Brugnaro), molti dei quali potrebbero vedere a rischio la propria rielezione. Ma necessario, perché solo unendo le forze Matteo potrebbe raccogliere più voti della Meloni e diventare automaticamente il candidato premier e leader della coalizione di centrodestra, con Berlusconi magari ripagato in anticipo con una prestigiosa candidatura al Quirinale. Da qui le caute aperture di Silvio e il gelo malcelato di Giorgia.

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