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Lockdown, Luca Zaia durissimo contro Roberto Speranza: "Può pensarlo ma non dirlo"

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"Roberto Speranza può pensarlo ma non dirlo": Luca Zaia bacchetta il ministro della Salute per le ultime dichiarazioni su un eventuale lockdown. Il segretario di Articolo 1, infatti, ha detto che se non si raggiunge un certo livello di vaccinazioni è possibile anche procedere con nuove chiusure. A tal proposito il presidente della Regione Veneto, ospite di Morning News su Canale 5, ha spiegato: "E’ iniziata la fase della convivenza col virus, sta diventando endemico. Il 100% è variante Delta, lambisce tutte le famiglie. Quando ci si vaccina si decide di convincere col vaccino, dobbiamo gestire bene questa fase e ne verremo fuori, io non ho questa visione di negatività".

 

 

 

Secondo il governatore, anche solo parlare di lockdown è controproducente adesso: "In termini economici non possiamo permettercelo. Abbiamo fatto investimenti sanitari, sacrifici sul fronte dello sforzo vaccinale, le nuove cure come i monoclonali, non siamo più al 21 febbraio del 2020, non chiuderemo più, non ho la certezza matematica: dobbiamo metterci però d’impegno”. Alla domanda su eventuali minacce ricevute da parte di no vax, Zaia ha risposto in maniera schietta: "Non ne parlo mai, ma lo posso dire: sì, fin dal primo giorno. A ogni azione degli amministratori, c’è la reazione delle minacce e delle lettere anonime”.

 

 

 

Sulla possibilità dell'introduzione dell'obbligo vaccinale, infine, ha dichiarato: "Tutti gli altri paesi europei non hanno introdotto l’obbligo. Immagino che il governo intenda estenderlo ad alcune categorie come è accaduto per i sanitari. Sarà Draghi a svelare il concetto di obbligo". Secondo Zaia, comunque, l'errore più grande del governo è stato quello di aver "lasciato uno spazio libero pauroso alle fake news, alle informazioni alternative dei no vax". 

 

 

 

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