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Green Pass, Matteo Salvini: "Leghisti assenti al voto? Mi rendono orgoglioso", la sfida a Mario Draghi

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"Mi rende orgoglioso": Matteo Salvini - da Caraffa di Catanzaro, dov’era presente per un’iniziativa politica in vista del voto in Calabria - ha commentato così l'assenza non giustificata di molti leghisti al voto di fiducia sul green pass alla Camera. "Se la Lega ha un dibattito ne sono felice, perché gli altri partiti per ipocrisia, per mantenere la poltrona stanno zitti", ha proseguito il leader del Carroccio, come riportato dal Corriere della Sera. 

Salvini ha spiegato che il suo è "un movimento libero, di donne e uomini liberi, e quindi noi diamo fiducia al governo". Poi però ha sottolineato che la Lega chiede anche alcune garanzie: "Faccio due esempi concreti, su cui ancora non c’è risposta. Tamponi rapidi e gratuiti per milioni di lavoratori, perché mi rifiuto di pensare che si lascino a casa poliziotti, medici, insegnanti, pompieri, carabinieri, infermieri e volontari senza stipendio, non è pensabile. Secondo: se lo Stato mi impone un vaccino, io sono vaccinato, ho due dosi e il green pass, e se mi impone un trattamento sanitario, deve anche farsi carico delle eventuali conseguenze". 

Sull’ipotesi di un ingresso del Carroccio nel Partito popolare europeo, commentando l’altolà espresso da Antonio Tajani, ha detto: "Noi non abbiamo nessuna intenzione di entrare nel gruppo del Ppe, proprio nessuna". Anche se poi ha ribadito di avere buoni rapporti con il partito guidato da Silvio Berlusconi: "I rapporti con Forza Italia? Buoni". Infine, parlando del passaggio di alcuni forzisti alla Lega, ha dichiarato: "Nessuna a campagna acquisti, io non vado a cercare nessuno, ma se ieri 200 amministratori locali hanno detto vogliamo aiutare la Lega nel suo percorso di crescita, va bene".

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