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Mario Monti? "Con chi era al ristorante". Dago-bomba, incubo al Quirinale: il piano del Loden

 Mario Monti

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Mario Monti è stato beccato al tavolo del ristorante Casa Bleve a Roma con tutti i ministri del suo governo, rivela Dagospia. Che si chiede: si tratta di una "rimpatriata in vista del voto per il Quirinale? Ah saperlo...". Le ipotesi, nel caso, sarebbero due. O si sono incontrati per trovare la quadra su un nome oppure lo stesso Monti avrebbe intenzione di succedere a Sergio Mattarella.

 

 

Del resto, a giugno scorso, in una intervista a La Stampa l'ex premier aveva non senza una punta di rammarico affermato che "probabilmente sì", dopo la caduta del suo governo avrebbe scalato il Quirinale. Però, "eroicamente" decise di non farlo. Quindi scelse di fondare un partito, e lo fece poco dopo quel dicembre 2012 in cui assicurò che non lo avrebbe mai fatto. Cita "le pressioni di molti, in Italia e all'estero", affinché continuasse la sua avventura politica. "Non ho mai pensato veramente che Scelta Civica potesse riportarmi al governo, ma volevo almeno battermi perché non prevalesse una coalizione (di sinistra o più probabilmente di destra) che mettesse l'Italia già nel 2013 nelle mani dei populisti anti europei", aveva detto Monti. "Con il 10 per cento di Scelta Civica la minaccia è stata evitata. Il populismo anti europeo ha dovuto aspettare il 2018. E io non sono andato al Quirinale".

 

 

Forse ora il professor Monti ci prova davvero? Di sicuro, la candidatura di Silvio Berlusconi, secondo l'economista, non è da escludere. Una settimana fa, al Foglio, infatti l'ex premier col loden ha detto: "Non so se ci riuscirà, so che nel 2012 non fu eletto presidente della Repubblica perché in Parlamento siedevamo noi di Scelta civica. Altrimenti il centrodestra avrebbe avuto i voti". E adesso?

 

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