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Mario Draghi, stato d'emergenza: la scelta da cui dipende il suo destino. Quirinale, ora si capisce tutto...

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Nel governo - alle prese con la questione Quirinale - si discute anche e soprattutto sull'ipotesi di prorogare o no lo stato di emergenza legato alla pandemia. Una situazione che potrebbe avere conseguenze concrete e poloitiche in vista della corsa verso il Quirinale. Se l'emergenza Covid sarà archiviata per Mario Draghi sarà più facile giocarsi le sue carte per il Colle. Ma se la crisi pandemica fosse ancora presente per il premier non sarebbe semplice provare la scalata al Quirinale. E tra i ministri che hanno lavorato con Draghi, c'è chi cerca di spingerlo verso il Quirinale, presentando una visione ottimistica sull'attuale momento della pandemia.

 

 

Basta leggere le parole del ministro della Sanità, Roberto Speranza,  rigorista doc, che invece è ultimamente più prudente: "Il governo sta ancora discutendo se prorogare o no lo stato d'emergenza dovuto alla pandemia di Covid-19 perché sono discussioni ancora non mature in seno al governo e c'è da aspettare il tempo necessario per consolidare una riflessione". Insomma nessuna linea del rigore, perché Draghi - in funzione Quirinale - sulla pandemia è molto prudente. Sono settimane - rivela il Giornale - che Palazzo Chigi è "focalizzato tutto sulla partita del Quirinale e per nulla sull'azione di governo". La questione nelle prossime ore è destinata a diventare centrale per il governo.

 

 

Il governo predica così un approccio di grande prudenza, perché con una sorta di generale tranquillità politica e sanitaria si legittima ancora di più la candidatura di Draghi al Colle. "Se la tempesta è in via di risoluzione, infatti, la corsa di SuperMario ha un suo perché. Se invece fossimo ancora in piena emergenza, per l'ex numero uno della Bce sarebbe ben più difficile giocare la carta del Quirinale", scrive il Giornale. Tanta prudenza quindi a Palazzo Chigi, perché tutti sanno che il premier vuole giocarsi fino in fondo la partita del Colle.

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