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Molestie, "il senatore che molesta e le collaboratrici e sco*** in ufficio": bomba di Dagospia, terremoto in Parlamento

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Sono terribili le accuse rivolte a un senatore fin troppo farfallone. Racconti - scrive Dagopsia - e testimonianze che in alcuni casi sono sostenute dai messaggi scambiati in chat. Il senatore fa parte di un piccolo partito ma il suo nome e il suo volto sono piuttosto noti. "Ho paura, non voglio si sappia il mio nome - racconta a Dagospia una delle presunte vittime delle moleste attenzioni del senatore - Mi può rovinare ancora di più la vita. Non ho i soldi per gli avvocati".

 

 

 "Sono molto imbarazzata a parlare di tutto questo perché si spera sempre che ciò che ci ha fatto soffrire in passato, non ci tocchi più. Ma ormai sono talmente tante le vittime che non possiamo più tacere. Sono certa che piano piano la verità uscirà fuori…". È il comprensibile timore delle ripercussioni che spinge le ragazze a non venire allo scoperto: la paura di non essere credute, soprattutto. Il racconto di una delle ragazze è pieno di rabbia, delusione, frustrazione: "Tranne i suoi messaggi nessuna di noi ha i filmati di lui mentre ci molesta…", scirve sempre Dagospia.

 

 

Il senatore è sposato, padre di famiglia: offre un'immagine di sé virtuosa, da marito innamorato "ma i suoi "appetiti" sembrano compulsivi. Sullo sfondo (ma nemmeno così tanto) della famiglia perfetta c'è la sua amante. Molto più giovane, ambiziosa, in grande crescita professionale nel partito", scrive sempre Dagospia. "Il leader del partito - prosegue una delle fonti - sa tutto ma finge di non sapere. E' terrorizzato che la storia venga fuori. Ha anche discusso con il senatore per questa vicenda ma ha preferito mettere la testa sotto la sabbia…", ribadisce Dagospia.

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