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Covid, Sergio Mattarella: "Sproporzionato risalto mediatico ai no vax", una lezione senza precedenti

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Troppo risalto ai no vax, soprattutto a livello mediatico: Sergio Mattarella ha espresso questo pensiero durante la cerimonia al Quirinale per lo scambio di auguri con i rappresentanti delle Istituzioni. Nello specifico il capo dello Stato ha detto: "La prima difesa dal virus è stata la fiducia della stragrande maggioranza degli italiani nella scienza, nella medicina. Vi si è affiancata quella nelle istituzioni, con la sostanziale, ordinata adesione a quanto indicato nelle varie fasi dell’emergenza dai responsabili, ai diversi livelli".

 

 

 

Un elogio in piena regola per gran parte dei cittadini. Poi però ha aggiunto: "Le poche eccezioni - alle quali è stato forse dato uno sproporzionato risalto mediatico - non scalfiscono in alcun modo l’esemplare condotta della quasi totalità degli italiani". Il riferimento all'eccessivo spazio che i media hanno dedicato a chi non crede nella scienza è stato moderato ma allo stesso tempo pungente. Un pensiero, tra l'altro, già espresso da alcuni giornalisti, come Enrico Mentana.

 

 

 

Il giudizio generale sulla popolazione è comunque positivo: "Credo che si possa riconoscere come in Italia si sia affermata una sostanziale unità. Unità di intenti di fronte alla pandemia. E unità di sforzi per gettare le basi di un nuovo inizio. Il tempo dei costruttori si è realizzato in questa consapevolezza". Il Covid, però, non ci ha abbandonato. A tal proposito il capo dello Stato ha dichiarato: "La pandemia segna ancora il nostro tempo. Ha provocato dolore, sofferenze, nuove povertà. Ma abbiamo visto risposte solidali, sono emersi talenti e qualità inespresse, si sono accelerati processi innovativi". E infine: "Siamo ancora chiamati alla prudenza e alla responsabilità. Ci siamo dotati, tuttavia, di strumenti adeguati per combattere il virus. Non ci sentiamo più in balia degli eventi".

 

 

 

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