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Donato Greco, l'ex Cts ammette: "Lockdown inutile, misure su scarse basi scientifiche". Ira-Meloni: "Caso gravissimo"

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Due anni dopo, a Un giorno da pecora, le clamorose confessioni di Donato Greco, ex membro del Cts ormai dissolto, quel Comitato tecnico scientifico a cui l'Italia si è affidata per combattere il Covid e sopravvivere alla pandemia. Parole che fanno scattare la durissima reazione di Giorgia Meloni, che le rilancia con gran polemica sui suoi canali social.

 

Ma procediamo con ordine. Interpellato sulle difficoltà incontrate in questi due anni alla trasmissione di Rai Radio 1, Greco ha risposto: "Certamente la difficoltà spesso è stata quella di dover applicare misure la cui dimostrazione scientifica di efficacia era debole, mentre invece i costi sociali ed economici erano certi. Un esempio? Qualunque chiusura, a partire dalle scuole e fino alle limitazioni al commercio: sono misure di mitigazione che hanno un effetto sul contenimento dell'epidemia ma che certamente non riescono a contrastare la diffusione del virus. Come poi si è visto, di fatto anche l'isolamento più crudo del marzo 2020 non ha sortito alcun effetto di contenimento dell'epidemia".

 

E tanto basta. Insomma, un membro del Cts parla di misure non in grado di contrastare la diffusione del coronavirus e difficili da sostenere da un punto di vista scientifico. E ancora, mette in discussione l'utilità del primo, durissimo, lockdown, che ha messo in ginocchio l'economia del Paese. La Meloni, da par suo, commenta: "Ascoltate le gravissime ammissioni di un ex membro del CTS. Chi ripagherà i cittadini e le attività per tutto ciò?!", tuona la leader di Fratelli d'Italia.

Nell'estratto video rilanciato sui social dalla Meloni, Greco spiega anche quale a suo giudizio sia stato l'errore più grande commesso dal Cts: "Forse quello di non aver prodotto molta comunicazione, anzi non aver prodotto affatto comunicazione, lasciando spazio a una serie di virologi autonominati che hanno gestito la comunicazione", conclude Greco. Parole destinate a far discutere. E parecchio.

 

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